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Spari contro il distributore, due arresti

REGGIO CALABRIA Sono entrati nel bar, hanno preso qualcosa da bere ma poi, al momento di pagare, si sono rifiutati di corrispondere al proprietario quanto dovuto. Anzi, di fronte alle legittime ric…

Pubblicato il: 09/03/2013 – 10:02
Spari contro il distributore, due arresti

REGGIO CALABRIA Sono entrati nel bar, hanno preso qualcosa da bere ma poi, al momento di pagare, si sono rifiutati di corrispondere al proprietario quanto dovuto. Anzi, di fronte alle legittime richieste di quest`ultimo, hanno risposto aggredendolo e subito dopo danneggiando a colpi di pistola la sua abitazione e il distributore di benzina dove sorge anche il bar. I carabinieri di Reggio Calabria hanno arrestato due persone con l`accusa di detenzione e porto illegale di armi, danneggiamento aggravato, lesioni ed esplosioni pericolose in luoghi abitati. Si tratta di Gioele Mangiola – 28 anni, pregiudicato per lesioni, truffa, resistenza a pubblico ufficiale e violazione in materia di stupefacenti – e di Carmelo Genovese – 35 anni, pregiudicato per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga.
Le indagini dei militari dell`Arma erano partite il 29 agosto scorso, subito dopo i danneggiamenti al distributore Esso che si trova lungo la statale 106. Il raid è stato compiuto a bordo di uno scooter, con un`azione compiuta in più fasi: in un primo momento gli spari raggiungono la casa del commerciante. Poi Mangiola e Genovese si allontanano e tornano nella stazione di servizio, dove sparano contro le colonnine del distributore. Decisive per l`individuazione dei responsabili sono state l’analisi delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza e le testimonianze dei clienti che hanno assistito alla scena.
Il danneggiamento ha un significato preciso e deve essere ricondotto a quanto era successo poche ore prima all`interno del bar. Le immagini a circuito chiuso del locale registrano la presenza di Mangiola e Genovese, che consumano alcune bevande (per un totale di 47 euro) senza poi pagarle. Il barista riferisce l’accaduto al gestore del locale che individua Mangiola e gli chiede di saldare il debito. Ma, anziché i soldi, in risposta riceve un pugno che gli procura alcune ferite al volto. Le comparazioni effettuate dagli inquirenti hanno riscontrato la corrispondenza tra gli autori dei danneggiamenti e i clienti morosi. L`atto intimidatorio era la risposta al proprietario del locale che aveva “osato” chiedere che venisse pagato il conto.

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