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La reazione di Bruni: «Nessun legame con i Mancuso»

LAMEZIA TERME «Non ho mai conosciuto né direttamente né per interposte persone ambienti o personaggi che hanno avuto problemi con la giustizia e che comunque gravitano in ambienti delinquenziali». …

Pubblicato il: 11/03/2013 – 11:58
La reazione di Bruni: «Nessun legame con i Mancuso»

LAMEZIA TERME «Non ho mai conosciuto né direttamente né per interposte persone ambienti o personaggi che hanno avuto problemi con la giustizia e che comunque gravitano in ambienti delinquenziali». Ottavio Gaetano Bruni non ci sta e rifiuta gli accostamenti con il clan Mancuso emersi nell`ambito dell`inchiesta “Black money”, che ha determinato l`arresto di 24 persone ritenute parte integrante di quella che gli inquirenti hanno definito la “costellazione”.
L`esponente udc conferma di conoscere Aurelio Maccarone, ma solo perché consigliere provinciale per circa sette anni durante la sua presidenza e per essersi candidato «in una lista a me vicina nelle elezioni del 2008». Bruni si dice comunque «stupito» dall`intera vicenda e prova a fornire alcune «precisazioni» a tutela della sua «onorabilità come uomo e come politico». Dopo aver espresso la «massima fiducia e stima nelle forze inquirenti e nella magistratura», il consigliere regionale dello Scudocrociato ribadisce di non aver mai avuto «contatti diretti o indiretti» con personaggi vicini al clan.
Quanto a Maccarone, Bruni spiega che il suo rapporto con lui lo ha convinto di trovarsi di fronte «a una persona leale e un consigliere onesto e laborioso, specificando di averlo conosciuto come «giovane imprenditore turistico serio e capace».
Poi analizza i momenti successivi alla sua elezione in consiglio regionale. È «in questo contesto» – spiega – che avvengono i tanti messaggi telefonici «come quello intercettato a marzo 2010 a seguito della mia elezione. Era avvenuto infatti che, la sera dello scrutinio, alla notizia che non ero stato eletto, in Provincia, almeno da ciò che mi era stato riferito, alcuni pseudo amici tra cui l’ex presidente festeggiavano alla grande. Il giorno dopo, invece, a seguito di conteggi definitivi che sancivano la mia elezione ho chiamato il Maccarone per comunicargli la buona notizia invitandolo, come reazione ai festeggiamenti della sera precedente, a comunicarlo a “quello”, riferito al suo presidente, il quale aveva lottato con tutte le sue forze per non farmi eleggere». Sulla base di questo antefatto, secondo Bruni, ogni diversa interpretazione di quella telefonata con Maccarone «è semplicemente fuorviante».
Allo stesso tempo, il consigliere regionale rivendica «campagne elettorali» sempre improntate «alla massima trasparenza e sobrietà», senza il ricorso a «eventuali “aiuti esterni”». Trasparenza anche per quanto riguarda le ultime Regionali, «nelle quali – si chiede retoricamente Bruni – dopo circa dieci anni di presidenza della Provincia, senza tener conto di tanti altri incarichi importanti quali presidente del Consorzio industriale, sottosegretario della giunta Loiero e capo di gabinetto, era cosi difficile prendere 70 voti a Limbadi su 1139 voti validi e 135 a San Calogero su 1767 voti validi?».

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