REGGIO CALABRIA I rappresentanti dei partiti del centrodestra che hanno sostenuto l`amministrazione comunale fino all`ottobre scorso si sono riuniti presso la sede del coordinamento regionale del Pdl per fare il punto sulle condizioni in cui versa la città e su quanto accaduto nei primi cinque mesi di gestione commissariale. Nel corso dell`incontro, al quale ha partecipato anche l`ex sindaco, Demetrio Arena, «é stato ribadito – è detto in un documento approvato a conclusione della riunione – l`intendimento di continuare nel percorso di collaborazione, leale e costruttiva, a supporto della commissione, nella consapevolezza che i tre commissari dello Stato sono chiamati a svolgere una “missione impossibile”, dovendo amministrare per la prima volta nella storia del nostro paese un Comune capoluogo di provincia. I primi cinque mesi sono stati prevalentemente assorbiti dall`aspetto finanziario che, di fatto, ne ha anche scandito i tempi e le attività in conseguenza delle gravi emergenze e delle numerose scadenza normative. Bisogna dare atto ai commissari di aver lavorato tempestivamente per accedere all`apposito fondo previsto dalla legge per sostenere i comuni in difficoltà, evitando le dannose conseguenze di un`eventuale dichiarazione di dissesto. Con la conclusione di detta fase si ritiene si debba porre fine alla diatriba sullo stato delle finanze comunali, evitando inutili polemiche che servono solo a chi vuole sfruttare il disagio sociale per un mero fine politico. È il momento di prospettare ai cittadini soluzioni ai problemi quotidiani e infondere fiducia sul futuro. I dati certificati sono quelli accertati dalla giunta Arena, come confermato dalla commissione, ed è con questa situazione che ci dovremo confrontare nei prossimi mesi». «Sulle società miste – si afferma ancora nel comunicato – i partiti hanno convenuto che occorre adottare un approccio di natura sistemica pur nella diversità nascente dalla natura dei servizi svolti dalle singole società. L`impianto societario si porta dietro tutte le storture generate dall`originario sistema concepito nel 2001 dall`allora sindaco facente funzioni e che oggi, deve essere riformato. In particolare, riguardo le società Reges e Recasi si ritiene che l`ipotesi della vendita delle quote o della messa in liquidazione debba essere abbandonata. Tale scelta, da qualcuno prospettata alla commissione come obbligatoria rispetto alla normativa varata dal governo Monti, non appare fondata dal punto di vista tecnico-giuridico. Risulta, invece, utile proseguire il rapporto fino alla prossima naturale scadenza dei relativi contratti di servizio, ciò anche al fine di scongiurare probabili e onerosi contenziosi. Solo così si potrà salvaguardare il prezioso lavoro svolto dalle predette società soprattutto in relazione agli obiettivi che hanno caratterizzato la giunta Arena e che trovano riscontro anche nell`attività commissariale: la lotta all`evasione e l`efficientamento dell`apparato burocratico. Ciò consentirà di ricercare le scelte più idonee e soprattutto salvaguardare i livelli occupazionali e le professionalità acquisite».
«Una particolare considerazione – sostiene ancora il centrodestra – è stata fatta circa la recente decisione dei commissari di mettere in liquidazione la società mista Leonia, a seguito dell`interdittiva antimafia rilasciata dalla Prefettura. Ebbene tale procedura è esattamente analoga a quella seguita dall`amministrazione Arena in ordine alla Multiservizi. Tuttavia tale comportamento è stato uno dei principali presupposti sui cui si è basata la decisione dello scioglimento del consiglio comunale: oggi abbiamo la dimostrazione che quella di Arena è stata una scelta obbligata, in quanto l`unica strada percorribile a norma di legge».
«Particolare apprezzamento – infine – è stato espresso dai partiti sulla decisione dei commissari di riformare l`intero sistema dello smaltimento dei rifiuti, interloquendo sull`argomento con le forze politiche. Nell`immediato, comunque, sarebbe opportuno riflettere e valutare la possibilità di assumere una decisione diversa rispetto alla messa in liquidazione, considerato che il contratto di servizio con la Leonia scadrà nel 2014 e che le quote del socio privato, indagato per presunta vicinanza alla criminalità, sono oggi in mano allo Stato, in quanto poste sotto sequestro. Si potrebbe ipotizzare, di concerto con le autorità competenti, la possibilità di proseguire l`attività fino alla naturale scadenza del contratto e, nel contempo, elaborare un piano strategico di riforma del sistema di raccolta dei rifiuti, individuando le soluzioni gestionali più idonee». Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti di Pdl, Udc, Pace, Reggio Futura, Scopelliti Presidente, Sud e Pri.
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