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Il "caso Sarti" tra i fascicoli più urgenti del nuovo procuratore di Locri

LOCRI Avvio di lavoro oneroso per il neocapo della Procura di Locri Luigi D`Alessio, arrivato da poche settimane nel suo nuovo ufficio dopo il pensionamento di Giuseppe Carbone e il periodo di regg…

Pubblicato il: 12/03/2013 – 17:34
Il "caso Sarti" tra i fascicoli più urgenti del nuovo procuratore di Locri

LOCRI Avvio di lavoro oneroso per il neocapo della Procura di Locri Luigi D`Alessio, arrivato da poche settimane nel suo nuovo ufficio dopo il pensionamento di Giuseppe Carbone e il periodo di reggenza retto dal magistrato Salvatore Costantino. Uno degli atti più urgenti e delicati, che proprio in queste settimane sarà preso in considerazione, riguarderà il fascicolo a suo tempo aperto sul decesso della piccola Sara Sarti avvenuto tre anni e mezzo fa a Locri e che portò all`iscrizione nel registro degli indagati di quattro medici. Tre pediatri dell`ospedale civile di Locri e uno esterno. Proprio quella immane tragedia è stata nelle settimane scorse al centro di una forte diversità di vedute tra l`ufficio del gip e l`ufficio di Procura, che ha dato vita a un iter giudiziario complesso e non avaro di colpi di scena. I pm locresi avevano chiesto durante la gestione Carbone l`archiviazione per gli indagati. Un`istanza che era stata reiterata e motivata con un ragionamento secondo il quale non sarebbero sussistite le condizioni per arrivare a un processo. Secondo alcune indiscrezioni – ancora non confermate – si sarebbe fatto riferimento all`assenza della notizia criminis vera e propria. Richiesta rigettata dal gip Caterina Capitò, dopo che le parti civili, la madre e il padre della piccola Sara si erano opposte con forza e determinazione. Il giudice per le indagini preliminari ha bocciato la perizia tecnica sulla quale aveva trovato fondamento nella valutazione degli inquirenti la richiesta di archiviazione. Secondo la dottoressa Capitò quell`atto non aveva alcun valore scientifico. Non sarebbe stato possibile, solo con quella perizia, arrivare all`archiviazione delle posizioni considerate. Da qui la decisione di imporre con ordinanza l`imputazione coatta. Che ufficio gip e ufficio dei pm si siano trovate su posizioni diverse appare in tutta evidenza. Da quando è mancata la piccola Sara sono passati tre anni e mezzo. Era infatti l`estate del 2009, esattamente il 23 agosto, quando la bambina di appena quattro anni, che si trovava a Casignana in vacanza nella casa dei nonni materni, si sentì male. Trasportata dai familiari al pronto soccorso e poi al reparto di Pediatria, la piccola venne dimessa. Non sarebbe stato riscontrato nulla di anormale. Dopo 24 ore la bambina venne nuovamente portata in ospedale, in ragione del suo stato di salute che rimaneva ancora preoccupante. Il 23 agosto giorno del suo secondo arrivo in ospedale la piccola morì. Si parlò di choc settico. E da quella diagnosi si partì per dare sviluppo a un`inchiesta dall`iter tormentato.

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