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Il sindaco di Limbadi: «Solo rapporti professionali con Pantaleone Mancuso»

«Apprendiamo dagli organi di stampa che la cosca Mancuso avrebbe sostenuto, alle ultime elezioni comunali il dottor Crudo Francesco Antonio, oggi sindaco del Comune di Limbadi (Vv), tale ingiusta e…

Pubblicato il: 13/03/2013 – 17:38
Il sindaco di Limbadi: «Solo rapporti professionali con Pantaleone Mancuso»

«Apprendiamo dagli organi di stampa che la cosca Mancuso avrebbe sostenuto, alle ultime elezioni comunali il dottor Crudo Francesco Antonio, oggi sindaco del Comune di Limbadi (Vv), tale ingiusta e scorretta affermazione scaturirebbe dall’errata interpretazione che gli inquirenti, Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, avrebbero dato alle captazioni telefoniche e ambientali eseguite nell’ambito dell’operazione “Black Money”». Lo afferma il sindaco del Comune di Limbadi in una nota firmata anche dalla sua maggioranza e dai consiglieri.
«Occorre – è scritto nel comunicato – intanto, precisare preliminarmente che alla tornata elettorale del maggio 2011 a Limbadi sono state presentate due liste: lista democratica “Costruiamo il futuro” con candidato a sindaco Giuseppe Morello, e “Nuovi Orizzonti per Limbadi” con candidato a sindaco Crudo Francesco Antonio; all’atto dell’accettazione della propria candidatura, tutti gli esponenti della lista “Nuovi Orizzonti per Limbadi” hanno comunemente concordato e preteso che ogni candidato fosse esente da mende penali ovvero da conflitti di interesse, attuali o potenziali, e che non sussistessero frequentazioni o parentele con soggetti censiti penalmente».
«La scelta di candidare Francesco Antonio Crudo alla carica di sindaco – prosegue la nota – sostenuta e sollecitata da un gruppo di onesti cittadini impegnati nel sociale, è scaturita dal riconoscimento delle indubbie qualità morali dello stesso, che ha sempre tenuto una condotta illibata sia nella vita privata che in quella pubblica, infatti, già nel 1989 ha ricoperto la carica di consigliere comunale di minoranza nell’amministrazione guidata da Giuseppe Morello; nel 1995 e nel 2004 è stato candidato al consiglio provinciale di Vibo Valentia nelle liste del Cdu e dell’Udc, ove è risultato non eletto; dal 2002 al 2006 è stato direttore sanitario del Distretto di Tropea; da circa 36 anni è medico di famiglia nel Comune di Limbadi e, fino a poco tempo fa, medico condotto e ufficiale sanitario, professionista serio, apprezzato e stimato da tutti per la sua correttezza e per il suo impegno nel sociale, tra le altre cose è stato socio fondatore dell’associazione “Solidarietà” del Comune di Limbadi.
Nel corso della campagna elettorale del 2011, né il candidato a sindaco della lista “Nuovi Orizzonti per Limbadi”, né gli altri componenti della medesima formazione elettorale hanno mai chiesto ai Mancuso di sostenere l’elezione del dottor Crudo e dei membri della sua lista, né risulta da alcuna intercettazione.
Totalmente errata e infondata è l’interpretazione conferita alle intercettazioni secondo le quali sussisterebbero rapporti (legami) personali tra il Mancuso Pantaleone e il dottor Crudo Francesco Antonio, di fatto i contatti fra loro hanno sempre avuto carattere esclusivamente professionale in quanto da oltre trent’anni il dottor Crudo è medico di famiglia di Mancuso Pantaleone».
«L’interpretazione attribuita alle dichiarazioni unilaterali del Mancuso, da cui si è desunto un legame personale con Crudo – è scritto ancora nella nota –, è destituita di fondamento e oltremodo contraddittoria, pretestuosa e oltraggiosa, infatti, la diffusione a mezzo stampa delle considerazioni fatte nell’ordinanza custodiale e riportata sui quotidiani locali e nazionali ha generato un`aggressione mediatica, ledendo, senza ombra di dubbio, la dignità e l’onorabilità personale del dottor Crudo Francesco Antonio, attuale sindaco di Limbadi, e della sua famiglia».
«Durante l’esercizio del mandato amministrativo quale primo cittadino del Comune di Limbadi, Crudo Francesco Antonio e i consiglieri di maggioranza – affermano nella nota – si sono sempre uniformati al rispetto delle leggi, operando con trasparenza, imparzialità, indipendenza e senza condizionamenti da poteri criminali, infatti, hanno agito con il massimo impegno per il bene comune e senza mai favorire, con atti amministrativi o comportamenti, persone appartenenti a consorterie illegali di qualsivoglia natura, pertanto, non possono presumersi, sic et simpliciter, tentativi di ingerenza e/o di condizionamento del consenso durante la campagna elettorale del maggio 2011, come invece di converso è stato ritenuto in modo fuorviante e senza alcuna prova reale. Risulta, anzi, che nel corso di due anni di attività l’amministrazione Crudo ha prodotto, di concerto e in accordo anche con la Prefettura, atti contro la criminalità organizzata; tali provvedimenti non possono essere smentiti da pure e semplici interpretazioni estrapolate dall’ordinanza dell’applicazione della misura cautelare personale che infangano, senza possibilità di contraddittorio, la reputazione di chi ha prestato, al servizio di tutti i cittadini indistintamente, la propria attività di medico e di amministratore per aver ricoperto cariche di rilevanza istituzionale a diversi livelli. Le dichiarazioni oggetto di intercettazione, con riferimento alla persona del dottor Crudo, sono manifestamente infondate, prive di rilevanza, con riferimento ai presunti legami ipotizzati e all’assurda e non veritiera ipotesi formulata di condizionamenti del voto durante la campagna elettorale, anche perché risultano evidentemente contraddittorie e rese unilateralmente, senza nessun riscontro obiettivo».

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