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Chiesto il rinvio a giudizio per Alessandra Sarlo

I sostituti procuratori Gerardo Dominijanni e Domenico Guarascio hanno chiesto il rinvio a giudizio per Alessandra Sarlo attuale direttore generale del dipartimento Controlli della Regione Calabria…

Pubblicato il: 15/03/2013 – 15:21
Chiesto il rinvio a giudizio per Alessandra Sarlo

I sostituti procuratori Gerardo Dominijanni e Domenico Guarascio hanno chiesto il rinvio a giudizio per Alessandra Sarlo attuale direttore generale del dipartimento Controlli della Regione Calabria e moglie del magistrato Vincenzo Giglio, il giudice che avrebbe fornito notizie riservate all`ex consigliere regionale Franco Morelli. Il provvedimento odierno si riferisce a un secondo filone investigativo sulla Sarlo contro cui la Procura ipotizza il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio. Un primo fascicolo che riguarda la nomina a dg del dipartimento regionale si è già concluso con la richiesta di rinvio a giudizio per il governatore Giuseppe Scopelliti, per la vicepresidente Antonella Stasi e per l`assessore Domenico Tallini.
A inviare, invece, nel capoluogo gli atti di questa seconda tranche investigativa era stato il tribunale di Reggio Calabria che, nell`udienza del 19 luglio 2012 accogliendo l`istanza presentata dalla difesa della Sarlo, si è dichiarato incompatibile. Secondo l`ipotesi accusatoria il marito avrebbe avuto un ruolo nell`ipotesi di reato di corruzione contestato alla moglie ed essendo magistrato nel distretto di Reggio Calabria il caso è stato trasferito per competenza alla Procura catanzarese. Secondo l`accusa, originariamente elaborata dai pm milanesi, grazie alle notizie riservate “passate” al consigliere regionale Franco Morelli la Sarlo avrebbe ottenuto la nomina ai vertici dell`Asp vibonese. Al centro dell`indagine della Dda milanese, ci sono proprio i rapporti del consigliere regionale con Giglio. Il 10 aprile 2010, poco dopo l`elezione in consiglio regionale di Morelli, un sms mette i magistrati sulle piste delle nomine regionali: «Ti confesso un piccolo segreto: mia moglie fa parte della piccola cerchia di persone a cui piace lavorare molto. Perciò, quale che sia la destinazione, per favore, che sia un posto fortemente operativo e non di mera rappresentanza. Questo per la sua serenità e per il mio equilibrio interiore per cui invoco la solidarietà maschile. Grazie». La moglie del magistrato viene quindi nominata dalla giunta regionale, su proposta del governatore Scopelliti, commissario straordinario dell`Asl di Vibo ed è proprio il marito magistrato ad annunciarlo all`amico consigliere: «Per il resto grande novità: pare che Ale sarà nominata commissario dell`Asp di Vibo Valentia. È un impegno preso direttamente e inaspettatamente dal governatore. Ovviamente appena avrò novità te le comunicherò». Intercettazioni che sono finite nel fascicolo su cui i pm Dominijanni e Guarascio hanno lavorato per giungere alla richiesta di rinvio a giudizio. Vincenzo Giglio è stato condannato il 6 febbraio scorso dai giudici del tribunale di Milano alla pena di 4 anni e 7 mesi di reclusione mentre l`ex consigliere regionale del Pdl Franco Morelli a 8 anni e 4 mesi.

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