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L`allarme (e le proposte) degli industriali reggini

REGGIO CALABRIA «La recente diffusione, da parte della Camera di Commercio, di dati allarmanti sullo stato dell`economia nella provincia di Reggio Calabria impone azioni immediate e concrete per in…

Pubblicato il: 17/03/2013 – 17:07
L`allarme (e le proposte) degli industriali reggini

REGGIO CALABRIA «La recente diffusione, da parte della Camera di Commercio, di dati allarmanti sullo stato dell`economia nella provincia di Reggio Calabria impone azioni immediate e concrete per invertire la rotta. Il sistema produttivo del nostro territorio sta implodendo. Alle analisi devono far seguito interventi consequenziali e coerenti con la gravità della situazione». Lo afferma Giuseppe Nucera, componente del direttivo di Confindustria Reggio Calabria e presidente della sezione Turismo dell`associazione di Via del Torrione. «La crisi ha raggiunto livelli ormai drammatici – spiega Nucera –. Il tessuto economico di questa provincia è al collasso. È dunque indispensabile mettere a punto una strategia coraggiosa che argini gli effetti devastanti della congiuntura in atto, agevolando un percorso di sviluppo e di crescita».
Il rappresentante reggino di Confindustria indica la strada che a suo avviso va necessariamente percorsa: «I temi strategici sono l`innovazione e l`internazionalizzazione. Oggi il sistema produttivo sta cambiando pelle; un intervento efficace in questa direzione consentirebbe alle nostre aziende di prepararsi ad affrontare con successo le sfide imposte dal mercato globale». Nucera chiede che la Camera di Commercio «svolga un`azione di stimolo», ricordando che l`ente «ha in pancia una liquidità di circa 20 milioni di euro versati dalle imprese: denaro che va introdotto nuovamente nel circuito economico, finanziando direttamente le aziende secondo tempi e modalità da concordare con tutte le associazioni di categoria, nell`ambito del tavolo tecnico già promosso nei mesi scorsi da Confindustria».
Il componente del direttivo degli industriali reggini pone l`accento sulla necessità di «promuovere lo strumento delle Reti di Impresa che darebbe la possibilità alle Pmi di comparti affini o complementari di presentarsi sul mercato come un unico interlocutore e di operare sinergicamente. Emblematico in questo senso – prosegue Nucera – è l`esempio del turismo e dell`agroalimentare, gli unici due settori che stanno vivendo un momento positivo e che si stanno imponendo a livello internazionale come delle vere e proprie eccellenze: non possono continuare a correre in parallelo senza incrociarsi mai, perché così non riescono a sfruttare l`intero loro potenziale».
Nucera si sofferma poi sul Comune di Reggio Calabria: «Palazzo San Giorgio deve dare priorità al pagamento dei fondi previsti dal Psu, finalizzati all`aumento della recettività alberghiera. Si tratta di un intervento di alcune decine di milioni di euro stanziati dall`Unione Europea, che vanno erogati tempestivamente a beneficio dei tanti imprenditori che hanno già effettuato ingenti investimenti».
Sempre sul fronte istituzionale, il presidente della sezione Turismo di Confindustria sollecita la Regione Calabria a «dare seguito al lavoro positivo iniziato con la programmazione dei voli charter dalla Russia e con l`avvio di contatti per la crocieristica che potranno far entrare Reggio Calabria nei circuiti dei grandi tour operator internazionali. Un`idea potenzialmente vincente, ma che richiede uno sforzo per coinvolgere gli albergatori di questa provincia. Altrimenti c’è il rischio che i turisti stranieri atterrino a Reggio ma vadano a soggiornare altrove, sulla Costa degli Dei o in Sicilia orientale. Va inoltre pubblicato il nuovo bando sulla riqualificazione alberghiera che prevede una disponibilità di 25 milioni di euro. E attendono di essere definiti gli altri 2 bandi, per ulteriori 20 milioni, sugli stabilimenti balneari e sulla costruzione di nuovi alberghi”. Giuseppe Nucera chiede infine alle istituzioni di “sostenere i grandi progetti in programma nella nostra provincia: il rigassificatore a Gioia Tauro e la centrale a Carbone di Saline Joniche. Sono investimenti diretti di circa 2 miliardi e mezzo, capitali privati che creeranno un circuito di spesa di oltre 10 miliardi. Chi dice di no a questi investimenti vive fuori dalla realtà. E non bisogna dimenticare – conclude – che, nel contesto delle future opere di compensazione, abbiamo predisposto un piano di opere nel settore turistico ricettivo. Un piano ambizioso che, che se realizzato, determinerà un forte aumento dell’occupazione e una rilevante crescita economica del territorio». (0070)

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