COSENZA «Come MoVimento 5 Stelle e in rappresentanza delle istanze degli abitanti della Piana di Gioia Tauro, pur se davanti a un tavolo tecnico, abbiamo ribadito la nostra contrarietà alla realizzazione del rigassificatore e comunque si è denunciato che non si è minimamente fatta partecipe la popolazione con un referendum, né si è tenuto conto dei pareri negativi che i consigli comunali hanno espresso». Il senatore del MoVimento 5 Stelle, Francesco Molinari, racconta così le posizioni grilline nella riunione che si è svolta martedì scorso al ministero dello Sviluppo economico.
Lo scorso 19 marzo a Roma, un`ampia delegazione dei parlamentari del M5S ha incontrato il sottosegretario con delega all’Energia, Claudio De Vincenti, il capo di gabinetto del ministro dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti, Mario Torsello e i dirigenti del dipartimento Energia. All’incontro hanno partecipato anche il sindaco di Gioia Tauro, Renato Bellofiore, e numerosi attivisti del MoVimento. Tutti hanno chiesto chiarimenti agli organi ministeriali in merito allo stato delle procedure dell’infrastruttura, esprimendo preoccupazione per i rischi che potrebbero derivare dalla costruzione dell’impianto, con particolare riferimento ai profili di carattere sismico.
I rappresentanti del ministero hanno informato i presenti che, come previsto dal decreto autorizzativo del 14 febbraio 2012, nelle ulteriori fasi del procedimento dovranno essere tenute nella massima considerazione tutte le prescrizioni e le cautele finora espresse dalle amministrazioni o enti intervenuti. Tra queste, fondamentale rilevanza verrà data agli esiti della verifica delle prescrizioni dettate dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, che sarà chiamato, in ogni caso, a pronunciarsi sulla fattibilità tecnica dell’opera. Il MoVimento 5 Stelle, pur apprezzando l`impegno del ministero nel sovraintendere l`intero processo autorizzativo, ha comunicato di mantenere la posizione di contrarietà all`intervento, in quanto deleterio per i negativi effetti ambientali e non condiviso dalla comunità, che non è stata adeguatamente coinvolta nelle scelte istituzionali. «Speriamo – ha detto Molinari – che anche questa promessa formale, che sappiamo essere solo uno stop temporaneo, non sia disattesa nei fatti. Aspettiamo di leggere l’atto concessorio per verificare se anche questa volta sono venuti meno alla parola data». (0020)
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