Il Pd lametino rientra in giunta, ma è scontro sul vicesindaco

LAMEZIA TERME Galeotta fu la scelta del vicesindaco di Lamezia. Il rientro del Pd nella giunta guidata da Giannetto Speranza continua a essere contrassegnato da tensioni e mal di pancia che non fanno ben sperare sulla solidità del partito nella città della Piana. Questo pomeriggio nella sede centrale del Pd sono volate parole grosse. Protagonisti il commissario regionale Alfredo D`Attorre e un dirigente locale, Ernesto Palma. La riunione era stata convocata per decidere una volta per tutte se tornare ad appoggiare o meno la giunta di centrosinistra, dopo l`abbandono dello scorso anno da parte degli assessori democrat Franco Amendola e Pietro De Sensi.
La quadra è stata trovata quasi subito, con il gruppo dirigente compatto nel voler supportare ancora una volta l`azione di governo del sindaco Speranza. Ma i problemi sono sorti al momento della scelta dei nomi da far entrare in giunta. Il gruppo dirigente lametino ha indicato in modo compatto il nuovo assessore (il cui profilo non è ancora trapelato), ma le frizioni sono riapparse prepotenti al momento dell`individuazione del vicesindaco. Sembra che sul punto D`Attorre abbia preferito mantenere la riserva, cercando di avere mano libera per la designazione finale. Un atteggiamento che non è piaciuto a molti, soprattutto a Ernesto Palma, professore universitario alla “Magna graecia” di Catanzaro e membro della segreteria lametina di ispirazione renziana.
È stato lui a porre alcune obiezioni rispetto alla linea assunta dal commissario regionale, che ha ribadito l`impegno a selezionare una figura ben radicata nel territorio e dal profilo forte, senza però rivelare ulteriormente le sue intenzioni al gruppo dirigente lametino. Palma ha chiesto spiegazioni, ma la sua reazione ha suscitato l`ira di D`Attorre. «Si è infastidito subito, d`improvviso è diventato acido nei miei confronti – spiega il dirigente locale –. Ho avanzato le mie scuse, ma lui mi ha dato del maleducato. A quel punto sono andato via».
A pochi minuti dallo scontro dialettico col commissario, Palma sembra non aver ancora sbollito i fumi della rabbia: «D`Attorre? È un ragazzino a cui hanno dato in mano una Ferrari. Non è questo il modo di comportarsi, soprattutto dopo la batosta elettorale rimediata in Calabria. Senza considerare il fatto che il commissario è andato in Parlamento anche grazie al mio voto. Sono davvero amareggiato».
Una ricostruzione che però non coincide con quella dello stesso D`Attorre, che prova ad archiviare l`ennesima polemica con un sorriso: «È stato un confronto assolutamente normale. Da queste parti si tende spesso a parlare ad alta voce, è un modo di fare che non significa niente».
Al netto dei contrasti interni, sembra comunque che il matrimonio con Speranza, dopo un controverso divorzio, sia ormai a un passo. A confermarlo è lo stesso commissario: «Tra poche ore avremo un ultimo confronto con il sindaco per arrivare a una soluzione positiva». Il Pd è allora pronto a rientrare in giunta, ma i problemi in seno al partito sembrano tutt`altro che risolti. (0040)