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Lacrime e dolore al funerale di Fabrizio Pioli Il parroco: «Nulla può giustificare la sua fine»

GIOIA TAURO Una folla silenziosa ha accompagnato l`ultimo viaggio di Fabrizio Pioli. Dopo oltre un anno dalla sua morte si sono svolti i funerali dell`elettrauto di Gioia Tauro, il cui cadavere è s…

Pubblicato il: 23/03/2013 – 18:20
Lacrime e dolore al funerale di Fabrizio Pioli Il parroco: «Nulla può giustificare la sua fine»

GIOIA TAURO Una folla silenziosa ha accompagnato l`ultimo viaggio di Fabrizio Pioli. Dopo oltre un anno dalla sua morte si sono svolti i funerali dell`elettrauto di Gioia Tauro, il cui cadavere è stato rinvenuto quasi un mese fa. La chiesa di San Francesco di Paola era gremita da centinaia di persone tra familiari, amici e semplici conoscenti del 38enne che hanno ascoltato le parole del parroco affranti dal dolore e tra le lacrime. L`uscita del feretro dalla camera ardente è stata accompagnata da un lungo applauso. Al corteo e alla messa hanno partecipato anche i sindaci di Gioia Tauro, Renato Bellofiore, e Melicucco, Francesco Nicolaci, il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, associazioni laiche, cattoliche e di categoria, e molti studenti. «Nulla – ha detto il parroco Albino Caratozzolo nella sua omelia – può giustificare la tragica fine di questo giovane, che è stato eliminato in un modo che non si deve riservare nemmeno agli animali più feroci. Fabrizio è stato vittima di una violenza indicibile. Per più di un anno abbiamo atteso di conoscere la verità e trovare il suo corpo. Oggi dobbiamo lasciare spazio alla preghiera».
Il sindaco Renato Bellofiore ha proclamato il lutto cittadino dalle 15.30 – orario di inzio della cerimonia funebre – alle 17.30 nel corso del quale tutte le attività commerciali sono rimaste chiuse.
La famiglia ha potuto finalmente dare degna sepoltura a Fabrizio dopo settimane di attesa per l`esito dell`autopsia. Nel corso dell`esame autoptico – che era iniziato nell`ospedale “Riuniti” di Reggio e si è concluso nel policlinico universitario di Messina – è emerso, tra l`altro, che sul cranio del giovane sono state trovate tre lesioni abbastanza grandi.

LA CAMERA ARDENTE NELL`OFFICINA DEL PADRE
A GIOIA TAURO PROCLAMATO IL LUTTO CITTADINO
La camera ardente – il corpo del giovane elettrauto è stato riconsegnato alla famiglia nella serata di giovedì – è stata allestita nell`officina dove Fabrizio ha imparato il mestiere dal padre e dove assieme al genitore ha lavorato fino all giorno della sua scomparsa, avvenuta il 23 febbraio dello scorso anno. Fino a venerdì sera tantissimi sono andati a casa di Fabrizio per dare una parola di conforto al papà Antonio e alle sorelle Romina e Simona. Il sindaco ha anche disposto «scuole chiuse e uffici pubblici con la bandiera a mezz`asta quale segno tangibile di partecipazione alla famiglia e quale sentito commiato verso il giovane così prematuramente e violentemente scomparso» – è scritto nell`ordinanza con la quale il sindaco invitava «tutti i cittadini, le associazioni culturali e di categoria, le organizzazioni, le istituzioni scolastiche ad esprimere, nella forma che riterranno opportuna, il dolore e l`abbraccio alla famiglia della intera comunità gioiese per la tragedia del giovane scomparso».
Intanto nelle scorse settimane ha preso il via, nell`aula bunker del Tribunale di Palmi, il processo a carico dei presunti responsabili dell`omicidio e dell`occultamento del cadavere di Fabrizio Pioli, scomparso dopo essersi recato a casa di Simona Napoli, una ragazza di Melicucco – sposata e con un bimbo – con la quale aveva intrapreso una relazione. Alla sbarra il padre di Simona, Antonio Napoli (che di recente si è costituito e che sarebbe stato determinante nel ritrovamento del cadavere), il fratello Domenico, la madre Rosina Napoli, il cugino della ragazza, Francesco, e Domenico Galatà, quest`ultimo ritenuto colui il quale avrebbe cercato, su mandato del padre, di indirizzare Simona a ritrattare le accuse che aveva rivolto ai suoi familiari. Perché – secondo quanto emerso dalle indagini – è stata proprio la giovane ad accusare per prima suo padre di aver ammazzato Fabrizio. Davanti alla Corte d`assise si sono costituiti parte civile il padre di Pioli, Antonio, e le sorelle Simona e Romina. Tra le persone offese figura anche la stessa Simona Napoli. La comunità gioiese non ha mai dimenticato Fabrizio e spesso ha chiesto giustizia con cortei e manifestazioni. Come la fiaccolata organizzata nell`anniversario della sua scomparsa che ha visto la partecipazione di tanti giovani e della società civile. (0050)

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