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La Scuderia Brutia riaccende i motori

COSENZA Con l’avvento della primavera, la “Scuderia Brutia Historic Cars” di Cosenza non ha perso l’occasione di rimettere in moto le proprie auto, durante la XXI edizione delle giornate Fai. Il cl…

Pubblicato il: 25/03/2013 – 13:57
La Scuderia Brutia riaccende i motori

COSENZA Con l’avvento della primavera, la “Scuderia Brutia Historic Cars” di Cosenza non ha perso l’occasione di rimettere in moto le proprie auto, durante la XXI edizione delle giornate Fai. Il club cosentino, presieduto da Salvatore Chiappetta, ha messo in mostra tre delle sue auto più rappresentative degli anni 30, ovvero: due Fiat Balilla 508, tra cui una spider, e un Austin Seven che hanno sostato davanti all’ingresso della Camera di Commercio di Cosenza, uno dei tre edifici aperti per la manifestazione “L`architettura a Cosenza fra Eclettismo e Modernismo” (il palazzo della Soprintendenza di piazza Valdesi e il liceo statale “Lucrezia Della Valle” sono stati gli altri due beni di interesse storico che hanno aperto le porte al pubblico durante questo fine settimana).
«Uno dei tanti nostri obiettivi – ha detto Chiappetta – è far scoprire e rivivere la cultura e l’arte di un tempo, per questo motivo abbiamo accettato con entusiasmo l’invito degli alunni del liceo scientifico “G.B. Scorza”, apprendisti ciceroni della Camera di Commercio, guidati dalle docenti Gina Arnone e Patrizia Trimarchi».
«Il clima in questi due giorni è stato dalla nostra parte – ha aggiunto Francesco Magnocavallo, commissario tecnico auto – per cui non abbiamo avuto molte difficoltà a rimettere su strada le tre “nonnine” della “Scuderia”. Molti curiosi si sono avvicinati alle auto, con ben 83 anni sulla carrozzeria, chiedendo informazioni sulla loro storia, oltre a scattare le consuete foto».
La Scuderia Brutia nei giorni scorsi ha ricevuto dall’Asi (Automotoclub Storico Italiano) la manovella d’oro durante l’Old Time Show, manifestazione nazionale dedicata alle auto e moto d`epoca, tenutasi alla Fiera di Forlì. L’ambìto riconoscimento è stato assegnato per il trofeo “Marco Polo”, in cui il club calabrese è rientrato tra i tre migliori in Italia. Roberto Loi, presidente Asi, insieme a Pietro Piacquadio, responsabile commissioni nazionali, ha consegnato il premio nelle mani di Salvatore Chiappetta, seguito da Salvatore Viva, figura onoraria del club. «Grazie all’ottima riuscita del Grand Tour delle Calabrie – ha commentato Magnocavallo – siamo riusciti a prevalere su altri club italiani. Il raduno, giunto all’ottava edizione, lo scorso settembre ha registrato ben quarantadue iscritti provenienti dalle varie regioni d’Italia e due dall’estero, rispettivamente da Francia e Svizzera». Il club cosentino è stato fondato il 18 gennaio 2005, rappresentando un punto di riferimento regionale per veri appassionati e cultori delle auto e moto d’epoca. «Siamo un associazione giovane – ha aggiounto Chiappetta – ma abbiamo ben chiari i nostri progetti. Basti pensare che la manovella d’oro, conquistata quest’anno, sarà appesa accanto a quella ottenuta nel 2009. Questi risultati sono stati raggiunti grazie alla passione che i soci mostrano all’interno del club, divenuto oramai una grande famiglia».
L’Old time Show ha permesso al numeroso pubblico di visitare l’ampia area dedicata alle mostre tematiche su Fiat e Mv Agusta, due marchi che rappresentano la storia e l’eccellenza della produzione italiana. Antonio Ruscelli, commissario tecnico moto, ha espresso il suo parere riguardo alla casa motociclistica: tra le Mv Agusta è stato impossibile non notare la 175 Disco Volante, del 1958, un modello di grande successo commerciale, così denominato per la somiglianza tra le forme del suo serbatoio e quelle di un Ufo. Tra le moto sportive, spiccava sicuramente l’unico modello esistente di 125 Bialbero Desmo, costruita nel 1959; un tentativo, da parte della casa del Conte Agusta, di costruire una moto con comando valvole desmodromico, seguendo così Ducati in quello che ai tempi sembrava essere l’ultimo ritrovato della tecnologia e che invece, non dando i frutti sperati, venne presto abbandonato.
Giuseppe Stancati, consigliere delle Scuderia Brutia, ha apprezzato molto le tematiche toccate durante la manifestazione romagnola: «Molti modelli hanno storie curiose ed affascinanti da raccontare, come la Fiat 501 S 4 Baquettes, un esemplare unico impiegato per le riprese del film “Novecento” di Bertolucci; o la 527 S Ardita, costruita nel 1935 in Germania su licenza Fiat e utilizzata dal generale tedesco Kesselring nel corso di un suo soggiorno a Roma».
Demetrio Marchianò, esperto di auto da corsa, si è soffermato ad osservare e studiare l’imponente Chiribiri, 8000 cilindrata, che nel 1914 all’autodromo di Monza stabilì il nuovo record di velocità sul chilometro lanciato raggiungendo addirittura i 160 km orari. Alla fiera erano presenti, come ogni anno, un ampia mostra mercato in cui Alessandro Vicari e Vittorio Leonetti, consiglieri del club, si sono lanciati alla ricerca dei pezzi di ricambio per i loro bolidi, per renderli ancora più fiammanti. La Scuderia Brutia sta già lavorando al prossimo evento, ovvero all’ottava edizione della rievocazione storica della Coppa Sila, che si svolgerà nel primo week-end del mese di maggio. (0070)

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