Ultimo aggiornamento alle 23:04
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Dissequestrate le ditte di Gullaci: non era prestanome

Il Tribunale di Reggio Calabria ha disposto il dissequestro di due aziende della Locride, la Meridional Intonaci Srl e la Kollmax Srl, riscontrando la mancanza di prove che le due imprese fossero d…

Pubblicato il: 26/03/2013 – 7:24
Dissequestrate le ditte di Gullaci: non era prestanome

Il Tribunale di Reggio Calabria ha disposto il dissequestro di due aziende della Locride, la Meridional Intonaci Srl e la Kollmax Srl, riscontrando la mancanza di prove che le due imprese fossero di diretta emanazione della cellula mafiosa dei Rumbo-Galea e, anzi, dichiarando come i titolari delle ditte si siano opposti al tentativo della famiglia di `ndrangheta di infiltrarsi nella gestione. Il decreto dei giudici della Sezione misure di prevenzione chiude quindi una vicenda che era iniziata il 25 ottobre del 2011, quando, nell`ambito di un`operazione di contro il patrimonio immobiliare di Riccardo Rumbo e dei suoi familiari, erano stati posti i sigilli anche alle due società dell`imprenditore Nicola Gullaci. Il Tribunale presieduto dal giudice Kate Tassone, nell`esplicitare le motivazioni con cui si è interrotta la procedura che avrebbe potuto portare alla confisca dei beni – disponendo anzi l`immediata restituzione al proprietario delle imprese che hanno sede a Canolo – ha ritenuto valida la ricostruzione fatta dal custode giudiziale che aveva preso in carico l`amministrazione delle ditte e, soprattutto, ha sottolineato come nel corso delle indagini fossero emerse delle prove che hanno attestato la reazione al tentativo di impossessarsi delle società condotto dal clan. «Come si legge nella relazione degli amministratori giudiziari – affermano i giudici nel decreto, sul conto della Meridional – si tratta di una società di rilevanza nazionale. L`analisi del giro d`affari dal 2010 a ora ha evidenziato l`importanza economica della società e il fatto che la società non ha risentito della sottoposizione ad amministrazione giudiziaria, dato assai sintomatico del fatto che si tratta di una società per la quale non si sono resi necessari quegli interventi diretti al rispetto della normativa fiscale, contributiva che, evidentemente era già rispettata (…) si tratta di una società capace di stare sul mercato senza, se ne deve dedurre, il ricorso a volani illeciti, come accade con le società gestite con metodi mafiosi». Insomma, le due società erano e sono in salute – secondo quanto ha messo in evidenza il Tribunale -, mantenendo caratteristiche che smentiscono una gestione illecita. Sul conto del proprietario, Il Tribunale annota «la ritrosia di Gullaci di fronte alle proposte (di Riccardo Rumbo, Riccardo Gattuso e Cosimo Figliomeni, ndr), intuendone la potenzialità invasiva, ben comprendendo quali appetiti illeciti avrebbe potuto scatenare». Nel decreto, inoltre, viene tratteggiata la figura di Gullaci, smentendo che possa essere considerato un prestanome della `ndrangheta e considerandolo vittima per il fatto di essere il fratello di Domenico Gullaci, un imprenditore morto nel 2000 a seguito di un`attentato dinamitardo.                     
Attraverso una nota, infine, la proprietà delle due società «manifesta sentimenti di profonda gratitudine agli avvocati Antonio Mazzone e Antonino Lacopo, e al professore Domenico Furina, che si sono prodigati a far ristabilire la verità dei fatti ponendo fine ad un equivoco che, per quasi due anni, ha sottoposto le società ad una condizione certamente  inusuale al loro modo di operare. Manifesta altresì sentimenti di profondo riconoscimento ai dipendenti tutti, ai clienti, ai fornitori ed a quanti hanno continuato ad intrattenere rapporti commerciali, mantenendo così  ” il dialogo” con le due aziende, credendo nelle stesse e riconoscendo  la  loro serietà, frutto di una consolidata  ed onesta storia imprenditoriale». (0010)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x