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Il Comune di Siderno sciolto per mafia? Giovedì deciderà il Cdm

SIDERNO Congetture? A non finire. Ipotesi? Idem. Analisi fantapolitiche? Pure. La realtà è che il toto scioglimento sul comune di Siderno sul quale pende, dopo la fine della consiliatura per una fo…

Pubblicato il: 26/03/2013 – 17:06
Il Comune di Siderno sciolto per mafia? Giovedì deciderà il Cdm

SIDERNO Congetture? A non finire. Ipotesi? Idem. Analisi fantapolitiche? Pure. La realtà è che il toto scioglimento sul comune di Siderno sul quale pende, dopo la fine della consiliatura per una formale crisi politica, una ben più dolorosa conclusione con un possibile scioglimento per infiltrazioni mafiose, è di facile lettura. Per il semplice motivo che l`argomento delicato e prioritario per i diretti interessati non ha precedenza rispetto ad altri argomenti che toccano l`azione di un governo ormai in scadenza ma pur sempre in carica e alle prese con guai serissimi che toccano milioni di persone. Non che l`eventuale scioglimento del civico consesso sidernese per mafia non sarebbe fatto grave, ma tutti i rumors che si sono rincorsi in queste settimane non hanno fatto altro che provocare confusione. Ebbene, non c`è bisogno di lambiccarsi il cervello, perché in agenda la materia è stata inserita e sarà giovedì, cioè dopodomani, il giorno in cui il Consiglio dei ministri deciderà. In realtà anche domani il premier Monti ha convocato i ministri, inizio dei lavori ore 9.30. Ma all`ordine del giorno non fa capolino la vicenda Siderno, a meno che non sia stata inglobata, ma appare ipotesi molto remota, nella voce varie ed eventuali. I ministri domani, stando alle fonti ufficiali, discuteranno di un paio di disegni di legge e di alcune verifiche su leggi regionali. Dopodomani dovrebbe essere la giornata giusta. E a quel punto si saprà se Siderno rischia di restare senza amministrazione per 18-20 mesi in più. Infatti in caso di cancellazione, perché di questo sostanzialmente si tratta, al periodo di commissariamento in corso si aggiungerebbe quello generato dalla, in caso di scioglimento, asserita contaminazione della politica o di parte di essa con le cosche. Nel centrodestra, che è la maggioranza che ha governato Siderno c`è, come è ovvio che sia, attenzione e attesa. Non ci sono, tuttavia, né commenti in previsione, né analisi in tempo reale. Tutti restano in rispettoso silenzio. Piuttosto è dal fronte giudiziario che si rileva una certa curiosità. E il motivo si intuisce.
Allo scioglimento del consiglio comunale, lo ricordiamo, si è arrivati a seguito delle dimissioni del sindaco Riccardo Ritorto, raggiunto da un avviso di garanzia, in quanto indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Un consigliere di maggioranza, Domenico Commisso, un ex assessore e un ex consigliere della maggioranza precedente a quella guidata da Ritorto, ovvero sia Antonio Commisso e Giuseppe Tavernese sono stati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare in carcere. L`inchiesta, nella quale sono rimasti anche coinvolti l`ex consigliere regionale Cosimo Cherubino e l`ex assessore provinciale Rocco Agrippo, quest`ultimo politicamente impegnato più a Marina di Gioiosa Jonica, ma con collegamenti anche sidernesi, è quella denominata “Falsa politica” che ha provocato una vera e propria bufera sul Palazzo. Nei giorni scorsi la Dda di Reggio Calabria ha chiuso le indagini. Ma il lavoro investigativo sembra non essere finito. Infatti, è dato per certo che l`indagine relativamente al settore politico sia abbastanza lontana dalla conclusione. Chiuse tutte le posizioni degli indagati accusati di essere organici alle cosche della Jonica, restano ancora aperti ipotesi e nuovi percorsi che avrebbero come oggetto i comportamenti di alcuni politici. Sono quelli già chiamati in causa o ce ne sono altri? Insomma sui presunti pericolosi rapporti politica-`ndrangheta c`è ancora molto da scoprire. Questa situazione rimasta in sospeso genera interrogativi e attese. Giovedì, chissà, da Roma potrebbe esserci una prima indicazione. (0050)

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