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Il governo scioglie i consigli comunali di Siderno, Melito Porto Salvo e San Calogero

A distanza di pochi mesi dalle iniziative dei prefetti calabresi arriva la decisione del Consiglio dei ministri che ha sciolto, su proposta del ministro dell`Interno, i consigli comunali di Melito …

Pubblicato il: 27/03/2013 – 14:25
Il governo scioglie i consigli comunali di Siderno, Melito Porto Salvo e San Calogero

A distanza di pochi mesi dalle iniziative dei prefetti calabresi arriva la decisione del Consiglio dei ministri che ha sciolto, su proposta del ministro dell`Interno, i consigli comunali di Melito Porto Salvo e Siderno, nel Reggino, e San Calogero, nel Vibonese.
Il 25 febbraio scorso il prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli, aveva sospeso il consiglio comunale di Melito Porto Salvo, avviando la procedura per lo scioglimento dell`organismo per infiltrazioni mafiose: il Consiglio era già stato sciolto dopo le dimissioni della maggioranza dei componenti l`organismo che avevano fatto seguito all`arresto, con l`accusa di associazione mafiosa, del sindaco Gesualdo Costantino. Il 28 giugno del 2012 lo stesso prefetto di Reggio aveva sospeso il consiglio comunale di Siderno dopo le dimissioni del sindaco Riccardo Ritorto.
L`ex sindaco si era dimesso per gravi e importanti motivi di salute, dopo aver però ricevuto un avviso di garanzia nell`ambito dell`inchiesta della Dda di Reggio Calabria “Falsa politica“, che ha svelato i presunti intrecci tra la cosca della `ndrangheta dei Commisso ed esponenti della politica locale. Nel settembre del 2012, infine, il prefetto di Vibo Valentia, Michele Di Bari, aveva disposto l`accesso antimafia nel Comune di San Calogero al fine di accertare eventuali condizionamenti della `ndrangheta sull`attività del Comune.
Sempre su proposta del ministro dell’Interno, il Consiglio dei ministri ha nominato il viceprefetto Alberto Grassia componente della commissione straordinaria per la gestione del Comune di Nardodipace (VV) e il dottor Carmelo La Paglia componente della commissione straordinaria per la gestione del Comune di Reggio Calabria, in sostituzione, rispettivamente, dei dottori Carmelo Marcello Mugolino e Dante Piazza; ha altresì collocato a disposizione con incarico il prefetto dottoressa Maria Grazia Nicolò, la quale cessa (sembrerebbe su sua esplicita richiesta) dal fuori ruolo presso la Regione Calabria.
Per quanto riguarda Siderno nell`inchiesta sono rimasti coinvolti, oltre a Ritorto, il consigliere di maggioranza Domenico Commisso, l`ex assessore della giunta comunale precedente guidata da Alessandro Figliomeni, Antonio Commisso, e l`ex consigliere Giuseppe Tavernese. I due Commisso e Tavernese sono stati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare in carcere.
La notizia dello scioglimento per mafia del civico consesso sidernese, nell`aria da tempo, è diventata di dominio pubblico in un battibaleno. In città il clima è di profonda mortificazione. La politica fa registrare le prime sommarie riflessioni, in attesa di conoscere la motivazione dettagliata. Bisogna ad esempio capire se la decisione sia stata assunta per un`asserita organicità o per contiguità. Dettagli importanti che non leniscono, tuttavia, la gravità del momento e del provvedimento.
Per la città è un ritorno al passato di decenni. C`è tutto da ricostruire.
Sul punto è chiara Maria Teresa Fragomeni, segretario cittadino del Pd, e capogruppo dei Democrat nel consiglio comunale sciolto.
«Non mi posso esprimere nel merito, perché la notizia è di poco fa. Mi sembrerebbe quantomeno scorretto istituzionalmente avventurarmi in analisi su elementi che non conosco ancora. Certamente per la città non è una bella cosa. La notizia dello scioglimento circolava da tempo, c`era attesa, quindi non sarà una grande sorpresa. Dobbiamo prendere atto e fare una sola cosa: rimboccarci le maniche. Come Partito democratico possiamo solo agire di concerto con chi gestirà quella che prevedo sarà una lunga fase commissariale. Abbiamo un solo dovere: dare il nostro aiuto per la ricostruzione del paese. Senza amministrazione una comunità soffre, perchè tutto viene ricondotto all`ordinaria amministrazione, ma quello che si potrà fare per il bene della città sarà fatto, senza indugi e senza riserve. Il centrodestra dal punto di vista del governo della città non ha avuto il nostro consenso e quindi politicamente abbiamo sempre giudicate negativamente l`operato della maggioranza, ma non vado oltre. Attendo di conoscere le motivazioni e come gruppo e come sezione ci riserviamo di ritornare sulla vicenda, con un`analisi non estemporanea, ma approfondita e basata su una ragionamento rigoroso».
Mimmo Panetta, già sindaco della città, candidato del centrosinistra alle amministrative del 2011 e sconfitto da Ritorto, si esprime così: «La democrazia ha bisogno di certezze e chiarezza. Non c`è democrazia, se non c`è, appunto certezza. Non si scherza su questo. Ora posso dire solo questo. Per Siderno non è una bella notizia, ma da qui bisogna ripartire per ricostruire una democrazia forte». (0010)

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