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Anche l`Abi-Calabria boccia l`economia regionale

Nel corso del 2012 l`economia della Calabria ha intrapreso un costante indebolimento della dinamica delle attività produttive: le esportazioni sono cresciute meno di quelle del Mezzogiorno; hanno s…

Pubblicato il: 27/03/2013 – 16:23
Anche l`Abi-Calabria boccia l`economia regionale

Nel corso del 2012 l`economia della Calabria ha intrapreso un costante indebolimento della dinamica delle attività produttive: le esportazioni sono cresciute meno di quelle del Mezzogiorno; hanno subito una flessione anche i comparti dell`agroalimentare, prodotti chimici e macchinari; in calo i settori dei servizi e del commercio ad indicare la diminuzione del reddito disponibile e dei consumi delle famiglie.
E` quanto sottolinea Abi Calabria in relazione ai dati che sono stati presentati oggi a Catanzaro dal presidente, Giuseppe Minervino, alla stampa economica regionale nel corso di un incontro sui contenuti principali dell`attività della commissione e sulla situazione creditizia del territorio. Dal punto di vista delle imprese in evidenza, soprattutto, il permanere di ampi margini di capacitaà inutilizzata e di ulteriore rallentamento della domanda: a fine 2012 gli impieghi bancari destinati principalmente alle famiglie e alle imprese del territorio hanno raggiunto circa 17,5 miliardi di euro con una variazione del -2,9% rispetto all`anno precedente. Di fronte a questo scenario, il mercato del lavoro resta uno dei principali fattori di debolezza, come nel resto del Paese: in Calabria si è registrato un forte aumento delle persone in cerca di occupazione; il tasso di disoccupazione è quindi salito al livello più alto tra le regioni italiane.
La struttura del settore bancario regionale, secondo i dati più recenti, vede attive sul territorio 36 banche per un totale di 501 sportelli. Gli Atm (sportelli bancomat) sparsi sul territorio sono 782 unità; i Pos (apparecchiature necessarie per pagare con il bancomat direttamente nei negozi). Nella regione i lavoratori bancari sono l`1,2% del totale nazionale di settore che ha toccato le 320.000 unità.
I finanziamenti delle banche alle imprese locali (comprese le famiglie produttrici) sono pari a 9,1 miliardi di euro a dicembre 2012, (-2,4% rispetto al 2011; -3,2% il Mezzogiorno); alle famiglie consumatrici sono andati 8,3 miliardi (-3,5% la variazione annua, -2,3% il Mezzogiorno). A fronte dell`ampio sostegno a famiglie e imprese, il settore bancario sconta ancora la difficile congiuntura economica sul territorio con il risultato che sempre a dicembre 2012 il rapporto sofferenze/impieghi ha raggiunto l`11,3%, con sofferenze pari ad oltre 2,3 miliardi di euro. Buono l`andamento dei depositi da parte della clientela, segno di una costante fiducia dei risparmiatori: complessivamente 23,5 miliardi di euro pari ad un incremento dell`1,8%.
Nel 2012 il quadro macroeconomico della Regione sconta la mancata crescita generale e impatta sulla domanda di finanziamenti e sull`occupazione In questa fase di crisi, prosegue la nota, “il consolidamento del rapporto tra banche e imprese ha prodotto risultati importanti: l`Avviso comune per la sospensione dei mutui ha rappresentato la prova piu` tangibile di quanto le banche siano vicine alle imprese. A febbraio 2012 è stata firmata una nuova intesa che delinea `Nuove misure per il credito alle Pmi`, misura recentemente prorogata fino al 30 giugno 2013: in dettaglio, secondo i dati più aggiornati, ai sensi di tale iniziativa le banche hanno sospeso quasi 74.700 finanziamenti a livello nazionale (che si aggiungono ai 260.000 dell`Avviso comune scaduto il 31 luglio 2011), pari a 24,2 miliardi di debito residuo (in aggiunta ai 70 miliardi dell`Avviso comune) con una liquidita` liberata di 3,6 miliardi (oltre ai 15 miliardi di euro con l`Avviso comune). Alla Calabria è riconducibile circa l`1,3% del totale delle operazioni sospese e l`1,1% dell`ammontare complessivo delle quote capitali sospese. Con la moratoria dei mutui alle famiglie, dal periodo di avvio della sospensione del rimborso delle rate di mutuo sino allo scorso gennaio, le banche hanno sospeso oltre 88.600 mutui, pari a 10,1 miliardi di debito residuo con una liquidità liberata di 629 milioni di euro. In Calabria i contratti di mutuo che hanno usufruito di questa opportunità sono stati 1.239. Ciò significa una liquidità in piu` per le famiglie calabresi colpite dalla crisi pari a 8,6 milioni di euro, l`1,4% dell`ammontare complessivo sospeso. (0010)

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