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Il processo Congiusta, lo scioglimento del Consiglio di Siderno e l`ostinazione dei fatti

Lo scioglimento del consiglio comunale di Siderno, il processo Congiusta e il dibattito sull`informazione: esattamente 5 anni fa la decisione assunta, a porte chiuse, dall`allora maggioranza consil…

Pubblicato il: 28/03/2013 – 16:24
Il processo Congiusta, lo scioglimento del Consiglio di Siderno e l`ostinazione dei fatti

Lo scioglimento del consiglio comunale di Siderno, il processo Congiusta e il dibattito sull`informazione: esattamente 5 anni fa la decisione assunta, a porte chiuse, dall`allora maggioranza consiliare di centrodestra, in virtù della quale il Comune di Siderno non si costituì parte civile al processo per l`uccisione di Gianluca Congiusta, la cui sentenza di appello è slittata al prossimo 10 aprile. Una serie di concomitanze sulla Calabria com`era e com`è. Che i fatti tornino con «ostinazione» lo ricorda – in uno con quella stagione di giornalismo – Gianluca Albanese (sul sito Lentelocale) parlando di “Corsi e ricorsi storici”: «Molti cittadini fermarono per strada chi scrive e gli altri colleghi del giornale cosentino per dire che “state esagerando, così volete solo il male del paese” e così via. Insomma, per una larga fetta dell`opinione pubblica paesana il problema eravamo noi. Da allora sono passati cinque anni e tre mesi e di cose ne sono cambiate parecchie. Non le idee e i valori di chi fa con scrupolo questo mestiere». Albanese pubblica anche la prima pagina di Calabria Ora che, quel 3 gennaio 2008 – unica «voce nel pur vasto panorama dell`informazione locale e regionale» – «si levò per stigmatizzare quella decisione: quella del quotidiano allora diretto dal locrese Paolo Pollichieni, un giornalista che i fatti di Calabria li conosce bene e che sa quello che scrive. E quello che pubblica, come gli atti dell`inchiesta dell`omicidio di Congiusta, nei quali il gip distrettuale parlava, in tempi non sospetti, di una presenza asfissiante della `ndrangheta nella vita cittadina e anche nell`amministrazione. Una sola voce contro tutti».
Da ieri a oggi – si legge sul sito – qualcosa è cambiato: «Sappiamo bene che alcuni dei protagonisti di quella stagione amministrativa sono attualmente detenuti in attesa di giudizio, e che si presumono innocenti fino a sentenza passata in giudicato (…). Ma i fatti sono fatti. E la decisione del consiglio dei ministri, che ha sciolto per infiltrazioni mafiose il consiglio comunale di Siderno sta a dimostrare che quel titolo e quella copertina del gennaio del 2008 non furono esagerati».
Ora bisognerà attendere il 2015 per le nuove elezioni comunali, per cui «la politica cittadina – scrive Albanese – ha una grande occasione: sfruttare questi due anni per rinnovarsi al proprio interno, agevolando il ricambio non solo generazionale della classe dirigente, ma vero, autentico, non di facciata. Il tempo c`è e non è tutto marcio nei partiti e movimenti cittadini. Alla triade commissariale che arriverà, invece, spetterà il compito di proseguire quella azione di normalizzazione della macchina amministrativa e di risanamento dei conti comunali fin qui portata avanti in maniera meritoria dal commissario straordinario Luca Rotondi». (0070)

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