La situazione di assoluto stallo in cui versa il Paese in queste ore deve farci comprendere che un reale processo di rinnovamento non puo? piu? aspettare.
Negli ultimi giorni tante sono state le indiscrezioni giornalistiche circolate sui nomi dei possibili candidati ai prossimi ai congressi provinciali e regionali del Partito democratico. La nuova stagione congressuale, che avra? il suo culmine a giugno con l`elezione del segretario regionale, sara? un momento di concreto impegno da parte del partito nei confronti dei suoi elettori e una reale presa di coscienza delle responsabilita? che ne derivano.
Non sarebbe coerente col progetto di rinnovamento del nostro partito se non promuovessimo attivamente il cambiamento. E? la gente che ce lo chiede, un`intera generazione di giovani e meno giovani delusi, ma allo stesso tempo speranzosi e desiderosi, di un cambiamento che sancisca finalmente una svolta epocale.
Credo fermamente che sia necessario ripudiare, in modo inequivocabile, le solite logiche spartitorie che porterebbero all’elezione di segretari preventivamente decisi a tavolino da cerchie ristrette, senza lasciare spazio alla volonta? dei tanti militanti che costituiscono l`anima del partito.
Oggi piu? che mai bisogna segnare la rottura con i metodi del passato che hanno allontanato la base elettorale dalla partecipazione attiva e far tornare al centro del dibattito temi importanti e di carattere generale, ma soprattutto la discussione. Il Partito Democratico non deve essere un partito che non discute piu? della base e con la base. Ognuno deve mettere la propria candidatura al servizio del partito a patto che questo serva da sprono per tracciare un netto segnale di cambiamento rispetto al passato, pur mantenendo salve quelle positivita? che nel corso degli anni si sono registrate. Non tutto cio? che si e? fatto e? stato sbagliato.
Un nuovo vero partito puo? nascere solo da persone vere che si misurano in primarie vere. Solo cosi? la gente normale, quella di cui oggi ha bisogno il Partito democratico, tornera? ad interessarsi di politica all`interno dei partiti e non di movimenti.
In questo particolare momento storico credo che il nodo piu? importante non sia quello di marcare la differenza tra “renziani” e “bersaniani”, ma di portare avanti un nuovo progetto di partito che arrivi al cuore della gente, non per forza proponendo candidature unitarie e condivise ma dibattiti partecipati che sono sempre costruttivi. Non e? piu? derogabile alcun congresso come non e? piu? derogabile un cambiamento vero che lo sia nei nomi e nei volti. (0030)
*Vicecapogruppo Pd consiglio comunale Cosenza
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