LAMEZIA TERME I tempi della crisi politica si allungano, regna l`incertezza su un possibile ritorno alle urne e, dunque, Roberto Occhiuto sta iniziando a fare più di un pensiero alla possibilità di accettare l`invito che gli è arrivato dai vertici regionali dell`Udc a entrare in giunta regionale. «In qualche modo – avrebbe avuto modo di dire Occhiuto in diversi conversari – dovrò pur rimanere in pista». L`esclusione dal Parlamento è stata una doccia fredda che, a fatica, l`ex parlamentare cosentino sta metabolizzando. In molti – anche all`interno del suo stesso partito – gli hanno riconosciuto un grande fair play nell`accettare la decisione del segretario nazionale Lorenzo Cesa di optare per l`unico seggio conquistato dai centristi alla Camera in Calabria. È rimasto sorpreso lo stesso Cesa, che a Gino Trematerra avrebbe adesso raccomandato «di valorizzare nella modalità più opportuna un elemento di valore come Occhiuto».
Il leader dello Scudocrociato calabrese ha recepito il messaggio e per questo motivo ha inserito l`ex deputato nella schiera dei nomi da proporre al governatore Peppe Scopelliti per rimpiazzare nell`esecutivo regionale il dimissionario Francescantonio Stillitani. Il nuovo quadro complica, e non poco, i progetti all`interno dell`Udc. Il posto occupato finora da Stillitani, almeno fino a prima che Cesa mettesse gli occhi sul seggio calabrese, era stato destinato all`attuale capogruppo del partito in consiglio regionale Alfonso Dattolo. Chiariamoci: quest`ultimo conserva ancora le sue chance di fare il suo ingresso in giunta ma avere all`interno del partito un competitor del calibro di Occhiuto non semplifica la situazione.
Un ruolo determinante nella vicenda potrebbe essere giocato da Pier Ferdinando Casini. Sebbene l`ex presidente della Camera si sia eclissato dopo la delusione elettorale, è pur sempre la stella polare (politicamente parlando, si intende) di Occhiuto. Non c`è mossa politica che il secondo non concordi con il primo. È successo in passato e la prassi si ripeterà anche in questa occasione. Al suo fedelissimo Casini avrebbe raccomandato «prudenza» in questa fase. Le opzioni sul tavolo sono diverse: oltre al ruolo di assessore regionale, per Occhiuto (che nell`ultima legislatura è stato il vicepresidente della commissione Bilancio di Montecitorio), potrebbero schiudersi le porte di un incarico di primissimo piano nel partito che uscirà fuori dal congresso nazionale in programma per la fine del mese di aprile.
Dal canto suo, Scopelliti ha tutto l`interesse a non mettere il becco nelle questioni in casa centrista. Dattolo gli andrebbe più che bene perché nel corso di questa legislatura ha dimostrato una certa affidabilità nella sua attività di capogruppo a Palazzo Campanella. Ma sa bene, il governatore, che mettere dentro uno come Occhiuto significherebbe mettere a tacere una delle voci più critiche all`interno della sua maggioranza. Durante l`ultima visita di Casini in Calabria, il suo delfino non le ha mandate a dire: «Porta il nome di Trematerra la sola riforma fatta in questi due anni e mezzo dal governo regionale». Consapevolmente oppure no, la dichiarazione è suonata a tutti come una bocciatura dell`operato del centrodestra targato Scopelliti. Ecco spiegato il motivo per cui il governatore ha tutto l`interesse a cooptare all`interno della sua squadra una delle ultime voci critiche rimaste dentro alla maggioranza.
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