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Ospedali, Scopelliti boccia se stesso e paga Zoccali

Altro che il “ghe pensi mi” di berlusconiana memoria e la sbandierata efficienza nordica della società “Infrastrutture Lombarde”: questa volta il fallimento dell’azione del commissario per l’emerge…

Pubblicato il: 01/04/2013 – 10:20
Ospedali, Scopelliti boccia se stesso e paga Zoccali

Altro che il “ghe pensi mi” di berlusconiana memoria e la sbandierata efficienza nordica della società “Infrastrutture Lombarde”: questa volta il fallimento dell’azione del commissario per l’emergenza sanitaria, Peppe Scopelliti, responsabile unico dei procedimenti per la costruzione dei quattro nuovi ospedali calabresi, è messo nero su bianco da lui stesso.
Il presidente della giunta regionale il 21 marzo scorso, firmando un documento di proprio pugno (in allegato a questo articolo, il testo integrale), ha certificato quanto i sindacalisti della Cgil e alcuni rappresentanti degli enti locali vanno ripetendo da due anni a questa parte, ovvero che la pianificazione delle opere procede con forte ritardo.
E siccome la lentezza di una gara d’appalto potrebbe pure essere tollerata, ma se si moltiplica per 4 – tanti sono i bandi pubblici per realizzare le strutture di Catanzaro,Vibo Valentia, Sibari e Piana di Gioia Tauro – diventa patologica e di sistema, sembra evidente che quanto Scopelliti attesta nel suo atto è una bocciatura senza appello della propria gestione. Di cui ora è a conoscenza, appunto con dati precisi, anche la Presidenza del consiglio di ministri, a cui il governatore ha trasmesso la sua “Relazione finale sulle attività svolte dal commissario per l’emergenza socio sanitaria in Calabria”.
Mai una nota vergata nel primo giorno di primavera ha potuto tratteggiare uno scenario futuro più cupo. Un cielo sempre più plumbeo sembra addensarsi sulle 4 programmazioni partite nel 2007, quando una prima ordinanza della Protezione civile faceva invece pensare alla possibilità di realizzare i lavori in tempi rapidissimi, tanto più che la spinta politica a quella decisione straordinaria veniva sull’onda emotiva dei tanti casi di malasanità scoppiati in quel periodo. Nella sua Relazione, invece, Scopelliti segnala un ritardo che si trascina e che, da quanto scrive, sarebbe dovuto a un <>, in riferimento al congelamento del commissariamento deciso nel 2012 dal governo Monti. Lentezze che, però, nella questione inerente agli appalti, sono invece dipese anche e soprattutto dalle giravolte politico-amministrative decise dallo stesso commissario che, solo in maniera parziale e in ritardo, ha coinvolto la Stazione unica appaltante, dopo aver tentato di percorrere – fra mille polemiche e bocciature – la strada dell’accordo con una società di capitali interamente partecipata dal Pirellone, “Infrastrutture Lombarde”. Tanto è vero che i quattro bandi sono rimasti aperti, le offerte presentate, gli espropri eseguiti e i progetti approvati, anche durante l’anno di vuoto nella gestione lamentato da Scopelliti che, appunto, nel documento trasmesso alla Presidenza del consiglio dei ministri implicitamente ammette questa presunta contraddizione, laddove scrive che <ndr) è recepito l’intero programma commissariale, con particolare riguardo alla realizzazione dei 4 nuovi ospedali>>. Un indirizzo che evidentemente non è stato perseguito, pur se indicato dal Tavolo Massicci. Secondo il nuovo cronoprogramma indicato da Scopelliti nel documento di 19 pagine, entro il 30 giugno di quest’anno verrebbero aggiudicati gli appalti per i presidi ospedalieri della Sibaritide e di Vibo Valentia; entro il successivo 30 settembre analogo passaggio sarebbe possibile per la struttura della Pina di Gioia Tauro; entro il 31 dicembre è previsto che inizino i lavori per l’ospedale di Sibari e Vibo ed entro il 31 marzo del 2014 per quello di Gioia Tauro. Si tenta di recuperare il tempo perduto, visto il forte allarme che proviene dai territori, spesso “spogliati” di strutture efficienti ed essenziali con la promessa del nuovo ospedale ch non c’è. La Relazione, inoltre, offre nuove informazioni sull’aggiornamento dei costi che verranno sostenuti anche grazie ad una compartecipazione finanziaria deliberata dalla Regione, che sin dal 12 luglio 2011 – quindi ben prima della mancata proroga del commissariamento – era <>.
Tra fondi pubblici e risorse private investite, il commissario prevede che il costo totale per l’ospedale di Sibari sarà di 143.92.997 euro, per quello di Vibo Valentia 143.965.197, per la struttura della Piana si prevede di spendere 150.133.542 euro. L’ultima parte della Relazione, infine, riporta una serie di tabelle sulle somme liquidate dal commissario per una serie di espropri e, fra l’altro, anche per pagare una serie di figure che hanno collaborato con la struttura guidata da Scopelliti. Fra queste, il direttore generale della Regione, Franco Zoccali – che ha avuto 23.488 <> – e Nicola Durante che ha ricevuto per lo stesso anno 47.248. Due esperti di pubblica amministrazione che non sono riusciti a evitare i ritardi che, peraltro, di recente sono stati denunciati, durante una puntata di Presa Diretta, da Alfonso Scutellà, uno dei genitori dei giovani calabresi morti per malasanità. (0010)

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