SERRA SAN BRUNO L`inquinamento sospetto dell`Alaco sbarca in Parlamento. A chiedere conto della vicenda dell`invaso nel Vibonese il deputato del Partito democratico Bruno Censore, insieme al collega Ferdinando Aiello di Sinistra ecologia e libertà. I due, presenteranno già domani, un`interrogazione parlamentare relativa alle note vicende che hanno interessato l`invaso “Alaco” e che hanno provocato, e tutt`ora provocano, preoccupazione, disagi ed ansia fra la popolazione. Vicende che ormai da anni interessano i cittadini della Calabria ed in particolar modo quasi tutta la popolazione residente nelle province di Vibo Valentia e Catanzaro.
«È giunto il momento – si legge in una nota di Censore – di fare chiarezza sulla qualità delle acque che quotidianamente sgorgano dai rubinetti di 88 comuni calabresi e di dare risposte precise a migliaia di cittadini stremati da un continuo balletto di ordinanze e di azioni a volte relative al divieto di utilizzo dell`acqua, poi revocate, altre volte alla chiamata in causa di autorevoli istituzioni in campo sanitario al fine di dare sicurezza sull`utilizzo a fini umani dell`acqua. Per tale motivo, ho chiesto al presidente del consiglio dei ministri ed ai ministri della Salute e dell`Ambiente di conoscere l`attuale e reale situazione e di sapere se corrispondono al vero le ipotesi più volte paventate da molte associazioni ambientaliste o comitati, dell`eventuale presenza nell`invaso “Alaco” di sostanze potenzialmente dannose per la salute pubblica, invitando gli stessi ad adottare ogni opportuno provvedimento teso alla tutela della salute dei cittadini serviti dall`invaso».
Inoltre il parlamentare del Pd ha fatto sapere che subito dopo la presentazione dell`interrogazione parlamentare, al fine di rafforzare l`iniziativa, coinvolgerà autorevoli personalità istituzionali e politiche del centro-sinistra. «È opportuno tenere alto il livello dell`attenzione – ha sottolineato Censore – investendo direttamente della questione il governo e i ministeri competenti per avere notizie certe. Oggi il mandato consegnatomi dagli elettori calabresi mi porta a difendere i loro diritti essenziali nelle sedi opportune e, per tale motivo, vigilerò costantemente sull`evolversi della situazione fino a quando non verranno date risposte certe, serie e soprattutto attendibili».
«L`acqua – ha concluso l`esponente democrat – è bene pubblico e, come tale, non può essere oggetto di speculazioni e pertanto porterò avanti questa battaglia a tutela della salute e dell`incolumità dei calabresi». (0090)
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