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SIGILLI AL TESORO DEL "RE" DELL`EOLICO |  L`imprenditore intermediario con le `ndrine

Patrimonio da record: un miliardo e 300 milioni di euro confiscato dalla Dia, la Direzione investigativa antimafia, al “re” dell’eolico, Vito Nicastri, imprenditore siciliano di 57 anni per il qual…

Pubblicato il: 03/04/2013 – 9:03
SIGILLI AL TESORO DEL "RE" DELL`EOLICO |  L`imprenditore intermediario con le `ndrine

Patrimonio da record: un miliardo e 300 milioni di euro confiscato dalla Dia, la Direzione investigativa antimafia, al “re” dell’eolico, Vito Nicastri, imprenditore siciliano di 57 anni per il quale è stato emesso un obbligo di soggiorno nel comune di residenza, Alcamo. Per gli inquirenti l`imprenditore sarebbe il riciclatore del superlatitante Matteo Messina Denaro.
Secondo gli inquirenti Nicastri avrebbe fatto da intermediario anche tra il superlatitante siciliano e le cosche del Reggino, in particolare con quelle di San Luca, Platì e Africo, da tempo interessate al business dell`eolico. La Dia ha messo sotto la lente l`attività di Nicastri, un elettricista accusato di essere diventato un imprenditore di grandi dimensioni «grazie alla contiguità consapevole e costante agli interessi della criminalità organizzata» e in virtù di «una tumultuosa dinamica di affari e rapporti intrattenuti anche con società lussemburghesi, danesi e spagnole». Ma tutto ciò reso possibile per «la vicinanza ai più noti esponenti mafiosi» che gli avrebbero fatto assumere «per il settore specifico una posizione leader in diverse regioni, in Lombardia, Lazio e Calabria oltre che in Sicilia occidentale».

QUEI LEGAMI CON I LO PICCOLO
La vicinanza dell`imprenditore con Matteo Messina Denaro trova riscontro anche nell`interessamento alle vicende imprenditoriali del “re” dell`eolico da parte dei boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo, come testimoniano i “pizzini” scoperti in occasione del loro arresto nel covo di Giardinello (Palermo). Nicastri, che aveva interessi economici anche all`estero, era già stato coinvolto nel passato in alcune inchieste antimafia. In particolare nell`operazione “Eolo”, che aveva svelato il coinvolgimento di Cosa nostra nel lucroso affare della realizzazione delle centrali eoliche in provincia di Trapani, la zona controllata proprio da Matteo Messina Denaro. La confisca record dei beni all`imprenditore si aggiunge agli ultimi sequestri della Dia nel Trapanese, che mirano a fare “terra bruciata” attorno al superboss. Il provvedimento contiene anche l`applicazione della misura di prevenzione personale nei confronti di Nicastri, al quale è stata inflitta la sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel comune di residenza (Alcamo), per la durata di tre anni. (0050)

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