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Zambetti ai familiari: «Se denunciavo mettevo a rischio la famiglia»

MILANO «Se io, invece di accettare, mettevo a rischio la famiglia e tutti quanti e andavo in Procura, qui diventavamo sorvegliati a vista per tutta la vita! Questa è la verità vera, eh! (…) Diven…

Pubblicato il: 03/04/2013 – 15:48
Zambetti ai familiari: «Se denunciavo mettevo a rischio la famiglia»

MILANO «Se io, invece di accettare, mettevo a rischio la famiglia e tutti quanti e andavo in Procura, qui diventavamo sorvegliati a vista per tutta la vita! Questa è la verità vera, eh! (…) Diventavo un eroe nazionale io, e voi per il resto della vita che c…. facevate? … Eh? Ci mancherebbe, ma è stato l`unico motivo per il quale ho accettato questa estorsione di m…., aaaah!». Così Domenico Zambetti, l`ex assessore lombardo alla Casa, in carcere dallo scorso 10 ottobre con l`accusa di voto di scambio con la `ndrangheta nell`ambito dell`inchiesta della Dda di Milano, coordinata dal pm Giuseppe D`Amico e dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini, si è rivolto alla convivente, al figlio e al genero che erano andati a fargli visita nell`istituto penitenziario di Opera. Il dialogo, intercettato nella sala colloqui della casa di reclusione milanese il 22 ottobre, qualche giorno dopo l`arresto, e del quale è stata disposta dal gip Alessandro Santangelo la trascrizione, è ora sotto forma di brogliaccio depositata agli atti dell`indagine.  Zambetti quando nel suo discorso parla di «estorsione» si riferisce alle intimidazioni ricevute dai boss in quanto, come è riportato nell`ordinanza di custodia cautelare del giudice, «non aveva rispettato con puntualità gli impegni assunti nel patto di scambio preelettorale». In seguito alle minacce, come emerge da alcune telefonate, l`ex assessore «risulta chiaramente spaventato e rassegnato».  

«PM… FIGLI DI P… FANNO QUELLO CHE VOGLIONO»
«Sti cornuti, si fa presto aparlare con il c… degli altri, fanno quello che vogliono sti figli di p… di magistrati… la Boccassini!»: si lamenta così Zambetti con i suoi familiari sempre nell`incontro in carcere, intercettato dagli inquirenti. Zambetti, all`epoca dell`intercettazione arrestato da poco, si sfoga insultando anche i pm milanesi e dicendo alla compagna: «Io non centro un c… con questa storia. Ieri sono andati a sequestrare la cassetta di sicurezza, lo sai?». E ancora: «Per questo sono tranquillo, la mia è la verità, poi se credono ai delinquenti non lo so». L`ex assessore rivolgendosi alla donna, prosegue: «È dopo che ci sono state le elezioni, perché questa roba qui è successa dopo le elezioni… è successo dopo. Mi hanno tirato un tranello a Magenta e io non sapevo e lo dicono pure. Che c… devo fare, ammazzargli i figli e i nipoti?. Sti cornuti, si fa presto a parlare con il c… degli altri, fanno quello che vogliono sti figli di p…. di magistrati…la Boccassini!». E dopo che la convivente gli replica: «… Fa il suo mestiere...» lui attacca di nuovo: «Ma che fa il suo mestiere, col cavolo!». (0050)

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