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Errori medici e rischio clinico: convegno a Cosenza con Vietti

COSENZA L’obiettivo del medico che sceglie una terapia da applicare al paziente deve essere innanzitutto quello di non arrecargli danno. Eppure, può accadere che il malato subisca un danno o presum…

Pubblicato il: 03/04/2013 – 18:05
Errori medici e rischio clinico: convegno a Cosenza con Vietti

COSENZA L’obiettivo del medico che sceglie una terapia da applicare al paziente deve essere innanzitutto quello di non arrecargli danno. Eppure, può accadere che il malato subisca un danno o presuma di aver subìto un danno proprio dal medico: in questo caso si parla di malasanità. Di responsabilità medica, di rischio clinico, del ruolo dei cittadini, di etica e bioetica, discuteranno medici e magistrati il 5 e 6 aprile prossimo, a Cosenza, all’auditorium “Guarasci”, in un convegno sul tema “Primum non nocere. Sanità vs malasanità: prospettive future”, evento organizzato in collaborazione con il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Cosenza, e presieduto da Eugenio Facciolla, sostituto procuratore generale, e da Massimo Misiti, ortopedico, membro nazionale del Collegio italiano dei chirurghi.
Tra i partecipanti alle due giornate di lavori, anche il professore Michele Vietti, vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura; il senatore Michele Saccomanno; l’onorevole Ferdinando Aiello; Mario Spagnuolo, procuratore della Repubblica di Vibo Valentia; il dottore Maurizio Maggiorotti, presidente nazionale dell’Amami (l’Associazione per i medici accusati di malpractice ingiustamente); il professore Marco D’Imporzano, presidente del Collegio italiano dei chirurghi. «Sempre più frequentemente – dice il dottore Misiti – la cronaca giudiziaria si incrocia con il mondo della sanità e le problematiche che in esso coesistono. La necessità di un confronto tra chi eroga prestazioni sanitarie e chi orbita, a qualsiasi livello, nel campo delle stesse si rende sempre più necessario per poter osservare con occhio attento i confini del giusto vivere quotidiano. Il medico vive con tensione il rapporto con il paziente, e onde evitare il, purtroppo reale, fenomeno della medicina difensiva sente l’esigenza di confronti con il mondo della giustizia. Così come, anche in campo giudiziario, le forze dell’ordine, gli avvocati ed i magistrati hanno necessità di comprendere le difficoltà in cui la pratica medica viene erogata. È per questo motivo che si ritiene  doveroso, a nostro parere, definire e comprendere il concetto di sanità e quello di malasanità per poter studiare il fenomeno  e valutare i possibili correttivi. Dalla necessità di confronto e di chiarezza nasce il desiderio e l’esigenza di questo incontro che vede allo stesso tavolo magistrati, medici ed istituzioni». (0050)

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