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Il pentito Varacalli condannato a 6 anni di carcere

CAGLIARI Sei anni di reclusione sono stati inflitti al pentito di `ndrangheta Rocco Varacalli, 42 anni, attualmente detenuto in Piemonte, accusato di associazione a delinquere, furti e rapine comme…

Pubblicato il: 05/04/2013 – 16:52
Il pentito Varacalli condannato a 6 anni di carcere

CAGLIARI Sei anni di reclusione sono stati inflitti al pentito di `ndrangheta Rocco Varacalli, 42 anni, attualmente detenuto in Piemonte, accusato di associazione a delinquere, furti e rapine commesse in vari centri del Cagliaritano, oltre che di abuso sessuale su una minore. È la sentenza decisa oggi dal gup del Tribunale di Cagliari, Giuseppe Pintori, al termine del processo con rito abbreviato che vedeva il collaboratore di giustizia imputato di 25 reati. È stato assolto da alcuni furti e rapine, oltre che da una delle calunnie che gli venivano contestate, ma condannato per altre rapine e per i presunti abusi su una ragazza non ancora diciottenne a cui Varacalli dovrà risarcire 5mila euro a titolo di provvisionale. Il giudice ha anche condannato ad un anno e sei mesi a testa, invece, i cagliaritani Massimiliano Melis e Angelo Cao (31 e 24 anni, a cui comunque non è stato contestato il reato associativo), accusati solo di una tentata rapina a una tabaccheria di Monserrato, mentre il marocchino Marouane Zaaouar, 22 anni, imputato per un furto, è stato condannato a un anno e due mesi. Altre sette persone finite nell`inchiesta avevano patteggiato già nelle scorse settimane, mentre uno degli imputati verrà processato con rito ordinario in Tribunale. In buona parte accolte, dunque, le richieste di condanna del pubblico ministero Alessandro Pili, che aveva anche coordinato le indagini sulla banda guidata dall`ex esponente della `ndrangheta, ora collaboratore di giustizia impegnato con la Procura di Torino, guidata dal procuratore Giancarlo Caselli, nell`inchiesta “Minotauro”, sfociata nell`arresto di 150 presunti affiliati alle `ndrine che si erano radicate in Piemonte. Difeso dall`avvocato Stefania Bandinelli, Varacalli ha partecipato all`udienza attraverso la videoconferenza. Sempre a Cagliari, però, il collaboratore di giustizia è indagato per l`omicidio di Alberto Corona, pastore ventenne ucciso con un colpo di pistola alla bocca nel 2009 in un ovile a Serdiana. Ora la difesa attenderà che vengano depositate le motivazioni per presentare ricorso in appello. Bisognerà capire se la condanna di oggi, seppure in primo grado, possa causare ripercussioni sul processo alla `ndrangheta torinese, dove Varacalli potrebbe essere un testimone chiave. Tolte le tre assoluzioni, tra i 22 reati contestati che hanno portato alla condanna a sei anni per il pentito sono proprio alcune calunnie imputate che potrebbero minare la credibilità del collaboratore di giustizia. (0050)

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