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Le Camere penali di Locri e Palmi: «No alla smobilitazione della giustizia»

Una nota congiunta, diffusa ieri dai presidenti delle Camere penali di Locri (avv. Antonio Mazzone) e Palmi (avv. Armando Veneto), prende posizione sui nuovi minacciati ridimensionamenti delle stru…

Pubblicato il: 06/04/2013 – 16:18
Le Camere penali di Locri e Palmi: «No alla smobilitazione della giustizia»

Una nota congiunta, diffusa ieri dai presidenti delle Camere penali di Locri (avv. Antonio Mazzone) e Palmi (avv. Armando Veneto), prende posizione sui nuovi minacciati ridimensionamenti delle strutture giudiziarie in Calabria e, particolarmente, in provincia di Reggio Calabria.
Nella nota, le Camere penali di Locri e di Palmi «esprimono preoccupazione per la notizia apparsa sulla stampa nazionale sull`aver il governo inviato al Csm una proposta di riduzione dell`organico dei Tribunali di Locri e di Palmi e delle relative Procure della Repubblica».
La nota, poi, evidenzia: «Una tale proposta è inaccettabile e denota una non adeguata considerazione delle esigenze di territori devastati dalla criminalità organizzata. Dispiace osservare che, invece di procedere all`immediata copertura dei vuoti di organico e all`adozione di modelli organizzativi che consentano la massima produttività del settore giustizia nei circondari di Locri e di Palmi, si risponda con un depotenziamento delle strutture giudiziarie. Ancora una volta appare non cogliersi a livello centrale che l`adeguato funzionamento della giustizia costituisce un passaggio essenziale per ripristinare condizioni di vivibilità democratica in questo territorio».
E nelle conclusioni, il documento delle Camere penali di Locri e Palmi sottolinea come «le infiltrazioni da parte della criminalità organizzata dell`intero tessuto sociale nelle sue componenti  professionali, economiche, politiche, che lungi dall`essere debellate sono sempre più invasive, richiedono un più attento e mirato intervento dello Stato, e non sono certo una smobilitazione».
L`energica e chiara presa di posizione, arriva proprio mentre in Calabria ha appena concluso una serie di incontri il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Michele Vietti. Questi, ha preso parte ad alcuni convegni tenutisi in Cosenza. In uno di questi, Vietti ha presentato ?il volume “Facciamo giustizia: istruzioni per l`uso del sistema giudiziario”, su iniziativa del Rotary club. Probabilmente in queste “istruzioni per l`uso” dovrebbero trovare posto anche le risposte ai problemi posti dal documento diffuso dagli avvocati Mazzone e Veneto quali presidenti delle Camere penali di Locri e Palmi ma, purtroppo, così non è, dimostrando ancora una volta quanta differenza, nel campo dell`amministrazione della Giustizia, intercorra tra l`idea e l`azione.
Né possiamo ritenere che il problema posto si esaurisca nelle dichiarazioni che a Cosenza Vietti ha rilasciato alla stampa per spiegare le anomalie calabresi. «Sono poche le domande per gli uffici giudiziari in Calabria»,  ha detto il vicepresidente del Csm, parlando del problema della carenza di organico nei tribunali. «Il Consiglio – ha aggiunto – mette a concorso i posti, ma non c`è rispondenza. Mi rendo conto che sono sedi delicate e che questa è una frontiera difficile, ma lancio un appello anche ai giovani magistrati perché diano la loro disponibilità a venire a lavorare in Calabria». Non vorremmo che per risolvere il problema invece di correggere i meccanismi di copertura degli organici si opti per una selvaggia riduzione degli stessi. (0040)

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