Il sindaco di Longobucco preso a calci Guccione: «Individuare il responsabile»

Il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione esprime la sua più ferma condanna per quanto è accaduto a Longobucco dove il sindaco della cittadina silana Luigi Stasi è stato pubblicamente aggredito da uno sconosciuto.
Stasi martedì mattina, verso le 10, stava sorseggiando un caffè in un bar della piazza quando una persona, presente nell`esercizio commerciale, lo ha preso a schiaffi e colpito con calci e pugni. L`aggressione è avvenuta in pochi secondi e i testimoni non sono riusciti a intervenire. Il sindaco ha cercato di richiamare l`attenzione delle forze dell`ordine e dei vigili urbani che, per pura coincidenza, in quel momento erano assenti, anche se il comando della polizia municipale è a pochi metri dal bar.
Il primo cittadino è stato accompagnato dal medico curante che gli ha refertato cinque giorni di prognosi. Stasi è poi andato dai carabinieri e ha presentato denuncia. Indagini in corso.
«Nell’esprimere la mia piena e sincera solidarietà all’intera cittadinanza e al sindaco Stasi che si è sempre battuto per la legalità e per l’affermazione dei principi di tolleranza, pluralismo e democrazia – afferma Carlo Guccione in una nota – chiedo che quanto è accaduto non venga assolutamente sottovalutato e che si faccia immediatamente piena e definitiva luce su un episodio provocatorio, violento e intollerabile che in una comunità civile e laboriosa come quella longobucchese non si era mai verificato».
«Uomini come il sindaco di Longobucco che, con il loro esempio di onestà e abnegazione, hanno dato sempre decoro e autorevolezza  all’incarico istituzionale ricevuto direttamente dal popolo – conclude il consigliere regionale del Pd – non possono essere lasciati da soli o abbandonati a se stessi. Auspico, in tal senso, che l’autore del deprecabile gesto di violenza sia al più presto individuato e assicurato alla giustizia e che siano maggiormente garantiti e potenziati i presidi di difesa e di democrazia su tutto il territorio interessato». (0050)