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Papa Francesco si affida al cardinale “calabrese”

Un altro pezzo di America latina e di Calabria in quello che appare e senz`altro è un elemento  di rafforzamento della governance del Vaticano, dopo l`elezione di Papa Francesco, sebbene padre Fede…

Pubblicato il: 13/04/2013 – 15:16
Papa Francesco si affida al cardinale “calabrese”

Un altro pezzo di America latina e di Calabria in quello che appare e senz`altro è un elemento  di rafforzamento della governance del Vaticano, dopo l`elezione di Papa Francesco, sebbene padre Federico Lombardi, direttore dalla sala stampa della Santa Sede, abbia espressamente evidenziato che il nuovo organismo varato dal Santo Padre con atto formale recante la data odierna, abbia poteri consultivi e non decisionali.
Insomma, nulla a che vedere con ipotesi di conflitti con la curia romana che mantiene il pieno status operativo. Ma con il varo del consiglio composto da otto cardinali Papa Bertoglio ha voluto lanciare un segnale preciso, che ha tutti i crismi di una rivoluzione. Il Consiglio in buona sostanza affiancherà il Papa nelle decisione più urgenti e più determinati per il bene della Chiesa nel mondo. E a guidare questo nuovo, sebbene previsto dal concilio vaticano secondo, cambiamento, è stato chiamato l`arcivescovo di Tegucigalpa, Oscar, Andres Rodriguez Maradiaga, il presidente di Caritas internationalis  e considerato soprattutto negli ultimi  due conclavi un papabile.
L`edizione cartacea del Corriere della Calabria aveva dedicato un ampio spazio al presule honduregno considerato  un`autorità mondiale. Un`attenzione opportuna in ragione del fatto che immediatamente dopo le dimissioni di Ratzinger non pochi osservatori di cose vaticane avevano indicato in Maradiaga un probabilissimo successore di Benedetto XVI sul soglio pontificio. Ma c`era un`altra ragione, meno evidente, certo, ma di quasi eguale importanza: il rapporto profondo e sincero che Maradiaga ha con la Calabria, considerata dal cardinale una seconda patria, una seconda terra natia.  I contatti con sacerdoti e fedeli di questa regione sono continui. Non a caso sono state molte le iniziative che hanno visto impegnati giovani calabresi in progetti di solidarietà in Italia e in America latina. Apprendiamo che la scorsa estate un gruppo di universitari locridei è stato in visita proprio a Tegucigalpa per partecipare ad un progetto di volontariato per la costruzione di un ospedale. Ispiratore è stato  Maradiaga che nel 2012 è stato in visita per partecipare ad  una serie di incontri nella provincia di Reggio Calabria e in quella di Vibo.
C`è ancora chi ricorda l`emozione dela sua visita a Locri, quando decise di visitare il municipio per apprendere dalla viva voce degli amministratori i problemi della comunità. Molti ricordano la semplicità a condividere modesti banchetti per assaggiare i piccoli tesori gastronomici del luogo.
Un uomo di azione e di ragionamento Maradiaga, considerato uno dei più acuti intellettuali cattolici. Uomo di coraggio che, senza misure e infingimenti, ha combattuto e combatte i narcotrafficanti dell`America latina, indicandoli come un dei mali peggiori. Criminali a tutto tondo che non hanno dimenticato la sfida, arrivando a minacciare seriamente l`alto prelato, da anni ormai sotto scorta.  Bisogna immaginare  cosa significhi sfidare in quei territori le organizzazioni criminali. È già un rischio in Europa, da quelle parti il pericolo aumenta esponenzialmente: più accusi e di metti di traverso  alle attività illecite, più rischi la vita. Maradiaga ha subito messo in conto questa opportunità e convive con una esemplare serenità.
Esperto di teologia e di comunicazione, saggista, è diventato, in ragione della sua statura mondiale, anche un esperto di economia. Ci disse in un`intervista televisiva, realizzata per Reggio Tv: «Mi trovai un giorno a rappresentare la Santa Sede in un organismo che doveva affrontare le emergenze socio economiche di molti angoli della terra. Mi resi conto della diffidenza di qualcuno e dissi a me stesso devo studiare ancora meglio l`economia e le sue dinamiche, per potermi confrontare con i miei interlocutori e trovare soluzioni immediate alle angoscianti questioni di milioni di persone». Oggi sarebbe un docente universitario se la sua fede e il suo credo non lo portassero in giro per il mondo a sostenere i poveri e i meno abbienti.
L`incarico di coordinare il gruppo di cardinali – la prima riunione collettiva è stata fissata dall`1 al 3 ottobre prossimi – suona come una conferma straordinaria della nostra asserzione. Ma soprattutto è motivo di gioia tra i tanti calabresi che lo amano e compensano la mancata elezione a Papa (egli stesso aveva detto di non essere più adatto) con un impegno che vedrà Maradiaga agire quasi al fianco di Papa Francesco, il Papa dei poveri. Servitore di una Chiesa che vuole e deve tornare a essere povera. (0080)

Il servizio del Corriere della Calabria

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