LAMEZIA TERME «Subito il congresso regionale». È la richiesta del gruppo regionale del Pd, che oggi si è riunito a Lamezia Terme agli ordini del capogruppo Sandro Principe. Presenti tutti, a eccezione di Bruno Censore e Antonio Scalzo, i consiglieri regionali democrat spingono forte sulla celebrazione dell`assise regionale: «Il congresso va celebrato senza ulteriori perdite di tempo su altri appuntamenti organizzativi, che certamente il futuro segretario regionale, con l’autorevolezza derivatagli dall’elezione diretta a cui potranno partecipare tutti i calabresi, saprà affrontare e condurre in porto».
Nel mirino c`è la road map disegnata dal commissario Alfredo D`Attorre. Secondo il calendario messo a punto dai vertici del Pd calabrese, il 27 aprile è l`ultimo giorno per la presentazione delle candidature a segretario provinciale ma è anche la data utile per presentare candidature e liste nei centri chiamati al voto. Una (pericolosa) sovrapposizione, che a detta dei consiglieri regionali potrebbe provocare un «pericoloso cortocircuito» nel partito.
Da qui la richiesta di anticipare la data delle primarie (ufficialmente fissata per il 16 giugno) per la scelta del segretario regionale del Pd. «Costruire l`alternativa – si legge in un documento del gruppo – significa avere un progetto Calabria, con una chiara piattaforma programmatica, su cui realizzare un sistema di alleanze forte, radicato sui territori. Quindi un Pd non più commissariato, ma affidato alla responsabilità dei democratici calabresi, che devono esprimere una classe dirigente che sia una sintesi virtuosa di positive esperienze e di innovazione, per affidare alle future generazioni le sorti del partito».
Durante il vertice è stato toccato anche il caso dei rimborsi gonfiati ai gruppi consiliari. Principe, coadiuvato dal consulente finanziario del gruppo, ha illustrato il disciplinare per l’utilizzo delle risorse assegnate ai partiti presenti in consiglio regionale ai sensi delle recenti disposizioni di legge. Il disciplinare costituisce un aggiornamento del regolamento di cui il gruppo del Pd si è dotato, per scelta autonoma, sin dal settembre 2010. «I democratici – continua il documento – nei prossimi mesi continueranno a vigilare sui comportamenti della giunta regionale, per contrastare provvedimenti non condivisi e per migliorare il lavoro legislativo ed amministrativo della Regione, attesa l’attività assolutamente deficitaria portata sinora avanti dal governo di centrodestra. Nel contempo, nei settori più delicati come la sanità, il lavoro, l’occupazione, il precariato (lsu-lpu, forestali, etc.) l’utilizzo dei Fondi europei, l’Ambiente e le Riforme istituzionali, i democratici continueranno a proporre provvedimenti quadro, che evidenzino una piattaforma alternativa, per come già fatto nel comparto dell’istruzione, delle realtà montane e per pervenire alla cosiddetta Regione “leggera”».
Senza contare altre questioni come la sanità e la riforma dell`Afor che il consiglio regionale dovrebbe approvare nelle prossime settimane. (0030)
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