«In riferimento all’articolo “Un nuovo ente in house per la Dieta mediterranea” pubblicato sul Corriere della Calabria on line – sezione Società – in data 17 aprile 2013, a firma di Pablo Petrasso, si precisa che il sottoscritto è stato solo relatore della proposta di legge “Interventi per la riscoperta della Dieta mediterranea”, di cui è firmatario Alfonsino Grillo»: lo scrive in una nota Nazzareno Salerno, presidente della commissione regionale Attività sociali, sanitarie, culturali, formative. «Tale compito – aggiunge – è stato da me ritenuto doveroso allorquando la proposta è stata discussa in commissione Attività sociali, sanitarie, culturali, formative, in quanto rivesto la carica di presidente della stessa. Allo stesso modo, in commissione Bilancio, è relatore Candeloro Imbalzano, presidente di quella commissione, e non il sottoscritto, come erroneamente fatto intendere nell’articolo. Vale pertanto la pena sottolineare che essere relatore non significa sponsorizzare un provvedimento, ma semplicemente procedere con l’esposizione in aula. In più, rilevo che mi sono state attribuite dichiarazioni, presenti nel sottotitolo dell’articolo e riportate fra virgolette, che non ho mai pronunciato».
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Nell`accogliere la replica del presidente Salerno evidenziamo che le informazioni presenti nell`articolo in questione sono state tratte da un documento ufficiale presente sul sito del consiglio regionale della Calabria.
«A NICOTERA IL LUOGO SIMBOLO DELLA DIETA MEDITERRANEA»
Anche il consigliere regionale Alfonso Grillo (Scopelliti Presidente) ha espresso brevi osservazioni sulla pubblicazione dell`articolo: «Non condivido questo vedere con il fumo negli occhi le fondazioni, come se fossero tutte e comunque fonte inesauribile di sprechi o carrozzoni politici in fieri, sempre inutili secondo la vulgata comune. Nella riunione odierna della Commissione Bilancio ho spiegato, credo con chiarezza, che la Fondazione Dieta Mediterranea sarà operativa soltanto dal 2015 e non graverà sul bilancio regionale. Indubbiamente le attività della Fondazione – che sarà pubblico-privata anche se sottoposta al controllo della Regione (ecco perché “in house”) – cercheranno di attingere il più possibile dai fondi comunitari, che prima di Scopelliti venivano mestamente restituiti a Bruxelles perché non spesi. Come ho riferito in seconda commissione, il ricorso ai fondi comunitari è consentito dal fatto che la Fondazione opererà nei cd. settori esclusi dagli aiuti di stato quali la formazione e la ricerca».
Secondo Grillo, inoltre, «per quanto riguarda gli organi della Fondazione, che verranno definiti con il futuro statuto, non esiste un problema di costi, semplicemente perché non ve ne saranno, se non in minima e trascurabile parte. Siccome per il sottoscritto le leggi non sono e non sono mai state un optional, valga l’articolo comma 2 della legge regionale n. 22/2010 secondo cui ‘la partecipazione agli organi collegiali …operanti nell`ambito … delle Fondazioni e degli altri enti dipendenti, ausiliari o vigilati dalla Regione che ricevono contributi a carico della finanza regionale è onorifica; essa può dar luogo esclusivamente al rimborso delle spese sostenute ove previsto dalla normativa vigente».
Il consigliere di maggioranza spiega poi che «eventuali gettoni di presenza non possono superare l`importo di 30 euro a seduta giornaliera per un massimo di tre sedute mensili’. La fondazione, nella visione del sottoscritto, è uno strumento necessario per custodire e sviluppare nel tempo il patrimonio di conoscenze che la Regione, da qui al 2015, sarà in grado di produrre a livello di ricerca scientifica, di consolidamento delle esperienze, di diffusione delle buone pratiche alimentari. Dico da qui al 2015 – aggiunge – perché dopo l’Expo 2015 di Milano, dove la Calabria è stata chiamata per sviluppare il tema della Dieta Mediterranea, il gruppo interdipartimentale costituito in seno alla Regione per attuare gli scopi della legge si scioglierà. Sarà quindi la Fondazione a dover raccogliere ed implementare questa eredità».
«Per quanto riguarda la sede – conclude Salerno nella sua nota – stipuleremo una convenzione di gratuito comodato con l’Asp di Vibo Valentia per utilizzare una struttura dell’azienda stessa. Non è prevista spesa per personale. La scelta è caduta su Nicotera perché è la città calabrese simbolo della Dieta Mediterranea. Secondo la letteratura scientifica, infatti, la Dieta fu scoperta qui dal prof. Ancel Keys».
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Nell`articolo abbiamo specificato che si attinge esclusivamente ai Por e non al bilancio.
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