REGGIO CALABRIA I tempi del rimpasto (causa la prolungata permanenza di Scopelliti a Roma per l`elezione del capo dello Stato) si allungano e questo offre il destro ai componenti di “Insieme per la Calabria” per tornare alla carica e chiedere spazio nell`esecutivo che il governatore dovrà ridisegnare dopo le dimissioni dei vari Stillitani, Aiello e Caridi.
Giulio Serra e Aurelio Chizzoniti ribadiscono un concetto già espresso in passato ovvero quello di garantire una rappresentanza al loro gruppo. I due consiglieri regionali non si sentono rappresentati dal sottosegretario repubblicano Franco Torchia nonostante con il Pri, alla vigilia delle regionali, sia stato stretto un patto elettorale che ha poi dato vita alla lista “Insieme per la Calabria”. Questa volta, però, oltre a Torchia, nel mirino finiscono pure «ex parlamentari e di ex sindaci nei cui confronti certamente non abbiamo debiti da estinguere».
Il riferimento, non molto velato, è al centrista Roberto Occhiuto e ai pidiellini Demetrio Arena e Giovanni Dima, che potrebbero/dovrebbero essere i due principali indiziati a entrare nel nuovo esecutivo targato Scopelliti. «Mal si comprendono – spiegano all`unisono Serra e Chizzoniti – i motivi per i quali la Regione dovrebbe soddisfare discutibili pretese risarcitorie senza aver sottoscritto alcuna polizza assicurativa. Quarant’anni addietro, quando in un incidente stradale perse la vita il primo presidente della Regione, il vulcanico Antonio Guarasci, Mario Tassone, giovane segretario regionale della Democrazia Cristiana, con tempistica anglosassone, in appena 15 giorni riuscì a risolvere la crisi indicando Aldo Ferrara alla presidenza dell’esecutivo calabrese. Altri tempi? No. Semplicemente altri uomini».
Senza troppi giri di parole, Serra e Chizzoniti vanno al cuore del problema: «Noi del gruppo “Insieme per la Calabria”, all’insegna della lealtà che ha sempre scandito la nostra posizione, diciamo apertis verbis di non essere d’accordo. Né sul metodo seguito tanto meno sulle soluzioni prospettate, ovviamente, con il massimo rispetto per tutti». I due consiglieri regionali fanno capire di aver preso in considerazione anche l`ipotesi di prendere le distanze dalla maggioranza di centrodestra: «Non escludiamo l’assunzione di iniziative a tutela della nostra dignità personale e politica ribadendo la nostra inclinazione a non concedere sconti su questo delicatissimo terreno».
Insomma, l`operazione di maquillage della giunta si complica ulteriormente. E per Scopelliti c`è un`altra grana con cui dover fare i conti.
x
x