COSENZA In attesa della riunione del tavolo promosso dal prefetto di Cosenza Raffaele Cannizzaro per mercoledi` prossimo 24 aprile in Prefettura e dopo la sollecitazione di un incontro urgente da parte dell`Upi Calabria alla Regione, anche le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil si mobilitano per scongiurare la possibilità, ormai assai concreta, che il personale trasferito dalla Regione alla Provincia di Cosenza dal prossimo mese di maggio non riceva più l`anticipazione del proprio stipendio. Lo rende noto la Provincia. È quanto è emerso, prosegue il comunicato, nel corso di un incontro svoltosi in Provincia di Cosenza tra il presidente Mario Oliverio e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil alla presenza dei segretari regionali Michele Gravano (Cgil), Antonio Bevacqua (Cisl) e Roberto Castagna (Uil) a cui hanno preso parte anche Giovanni Donato e Mimmo Regina della Cgil comprensoriale, Ugo De Rose e Antonello Borsani della Cisl.
«Mi auguro – ha detto Oliverio – che il 24 aprile prossimo i rappresentanti della Regione siano in grado di chiudere definitivamente questa importante partita, in modo da garantire i diritti del personale trasferito ed evitare l`aggravarsi di una situazione che potrebbe addirittura allargarsi e coinvolgere tutto il personale della Provincia di Cosenza». I rappresentanti sindacali, a cui e` stato fornito anche un dettagliato e documentato quadro della grave situazione economico e finanziaria venutasi a creare all`amministrazione provinciale di Cosenza a seguito delle anticipazioni effettuate da quest`ultima che ammontano ad oltre 16 milioni di euro per le anticipazioni degli stipendi al personale trasferito fino al 31 dicembre 2012 e a circa 4 milioni di euro per le spese di funzionamento, dopo aver preso atto che esiste un sostanziale accordo tecnico tra Regione e Provincia che ha già prodotto un documento transattivo preparato dai dirigenti dei due enti ed a cui mancano solo le firme delle parti, hanno evidenziato che l`articolo 38 delle legge 69 del 27 dicembre 2012 sancisce e riconosce il debito pregresso da parte della Regione nei confronti delle Province. «Qualora questa vicenda dovesse trascinarsi ancora irrisolta – hanno concluso i sindacalisti, secondo quanto riporta la nota – e che hanno già proclamato lo stato di agitazione del personale della Provincia di Cosenza e che il 24 aprile prossimo parteciperanno all`incontro promosso dal prefetto Cannizzaro con una folta delegazione dei lavoratori interessati, si sarebbe indotti a pensare che manca la volontà politica di risolverla e che esiste un preciso orientamento politico teso a penalizzare la Provincia di Cosenza ed i cosentini». (0030)
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