REGGIO CALABRIA «La vertenza sindacale dei dipendenti della Leonia non è mai finita. Abbiamo iniziato prima con il problema dei pagamenti e adesso affrontiamo un nuovo problema: la procedura di licenziamento che condurrà 42 persone in mobilità, bloccando definitivamente la raccolta differenziata a Reggio Calabria e dando così il via a un complesso sistema di raccolta dei rifiuti. Noi vogliamo incontrare la triade commissariale e il prefetto per portare avanti le nostre istanze e rivendicare la verità».
Lo ha detto il segretario della Cgil comprensoriale di Reggio, Mimma Pacifici, partencipando all`assemblea dei lavoratori della Leonia.
«Non è possibile che, in una situazione di collasso per quanto riguarda il sistema di smaltimento dei rifiuti – ha proseguito la sindacalista -, i dipendenti della Leonia restino bloccati e fermi con i mezzi senza poter scaricare la spazzatura, mentre una società privata lo fa, scaricando a Lamezia. Perché i commissari, che rappresentano lo Stato (ed essendo questa una situazione di emergenza) non adottano un’ordinanza di protezione civile e autorizzano questi dipendenti a scaricare anche loro a Lamezia?».
Dinanzi ai numerosissimi lavoratori presenti, accanto ad altri esponenti sindacali (Giuseppe Larizza di Fit-Cisl e Giuseppe Rizzo di Uiltrasporti) e alle rappresentanze Rsa, il segretario cigiellino ha annunciato che verrà proclamato lo sciopero generale e che, questa settimana, verrà chiesto l’incontro sia con la triade che amministra il Comune e con il prefetto.
“Perché – ha spiegato Pacifici – dobbiamo chiedere una proroga affinché non venga sospesa la raccolta differenziata dei rifiuti, decisione adottata dal nuovo amministratore delegato della Leonia, e dobbiamo sottolineare il fatto che non si tratta solo più di singole vertenze. Ormai è una Vertenza unica che riguarda il futuro di tutte le società ex partecipate del Comune reggino e che la rigida applicazione da parte della Triade della legge 135 sta diventando una questione sindacale anche nazionale. Noi – ha rimarcato Pacifici – abbiamo già inviato alla delegazione parlamentare calabrese, ai sindacali confederali nazionali, al governo e ai ministri una richiesta: l’apertura di un tavolo di confronto tecnico per affrontare il problema delle società miste a Reggio Calabria».
“In particolare – ha detto il segretario – il Gazebo della solidarietà continuerà a restar aperto (a Piazza San Giorgio), accogliendo anche le istanze dei lavoratori della Leonia. Per questo motivo, proseguirà la raccolta firme (sono più di 6000, nda) e continueremo a chiedere la solidarietà e la collaborazione dei cittadini».
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