COSENZA Ernesto Magorno, così come annunciato in una precedente nota stampa questa mattina, dopo aver depositato nei giorni scorsi la rinuncia alla carica di capogruppo del Pd ha dato le dimissioni da consigliere provinciale. Un gesto di etica politica – come aveva già avuto modo di precisare Magorno – non dovuto o imposto per legge, non sussistendo, infatti incompatibilità tra la carica di consigliere provinciale e di deputato. Nel testo di dimissioni indirizzato al presidente della Provincia, infatti, Magorno scrive: «Essendo stato eletto deputato, nonostante la legge non lo imponga, in ossequio al principio di massima democrazia e etica politica, cui ho sempre ispirato, la mia attività amministrativa, ritengo doveroso rassegnare le mie dimissioni dalla carica di consigliere della Provincia di Cosenza, in quanto consapevole di non riuscire a svolgere tale ruolo in pieno, non potendo assicurare impegno e presenza costanti». Magorno ha quindi voluto esprimere sentite parole di ringraziamento per i colleghi consiglieri provinciali per i dipendenti e i dirigenti. «Ritengo – intende sottolineare il deputato – una parentesi straordinariamente importante del mio percorso umano e politico, nel corso della quale credo di essere stato vicino alle istanze dei cittadini della nostra provincia, contribuendo, per quelle che erano le mie possibilità e competenze alla crescita dei nostri territori così ricchi di potenzialità e abitati da uomini e donne eccezionali le cui storie porterò per sempre con me. Un’esperienza, quella di consigliere, nel corso della quale ho intrecciato rapporti politici ed umani che mi hanno arricchito profondamente e che serberò come patrimonio prezioso adesso che sono stato chiamato a rappresentare i cittadini nel consesso assembleare più importante: il Parlamento. Il mio pensiero, commosso e riconoscente, va al ricordo dell’indimenticato presidente Tonino Acri, colui che è sempre stato modello e “stella polare” del mio agire politico e ai cui incoraggiamenti ed insegnamenti devo quello che poi sono riuscito a conseguire. È stato lui, con il suo inarrivabile esempio, a farmi comprendere che la politica è un’attività che si deve svolgere autenticamente e senza risparmio ed incertezze al servizio dei cittadini e dei territori e non di alcun interesse particolare. Desidero infine, ma non da ultimo, rinnovare il mio augurio di buon lavoro a colui che mi subentrerà, Natale Zanfini, ringraziandolo per il garbo ed il senso di collaborazione assicurato in questo passaggio istituzionale. Come già comunicato, nei prossimi gironi, terrò una conferenza stampa con il neoconsigliere per spiegare ulteriormente le ragioni dell’avvicendamento avvenuto». (0030)
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