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Trenitalia penalizza la Calabria, Minniti incalza il ministro

«Le strategie industriali di Trenitalia hanno condotto alla soppressione di molti treni a lunga percorrenza, ponendo la Calabria in una condizione di vero e proprio isolamento geografico, nel conte…

Pubblicato il: 23/04/2013 – 18:26
Trenitalia penalizza la Calabria, Minniti incalza il ministro

«Le strategie industriali di Trenitalia hanno condotto alla soppressione di molti treni a lunga percorrenza, ponendo la Calabria in una condizione di vero e proprio isolamento geografico, nel contesto del quale la presenza di una sola corsa delle Frecce (una in direzione nord ed una, di ritorno, in direzione sud) restituisce l’immagine dell’estrema difficoltà nell’assicurare mobilità alle persone ed ai soggetti economici della regione».
E` quanto denuncia in un`interrogazione parlamentare il senatore del Pd, Marco Minniti. L`atto ispettivo è indirizzato al ministro dei Trasporti, per chiedere interventi volti a potenziare i servizi in Calabria. «Le scelte di Trenitalia – prosegue il parlamentare democrat – hanno condotto alla soppressione di 21 treni a lunga percorrenza, ed è diventato drammatico l’isolamento ferroviario della Jonica calabrese, i cui cittadini per spostarsi in direzione centro o  nord Italia sono costretti a raggiungere con altri mezzi (mezzi propri o autobus) le stazioni ferroviarie del versante tirrenico. I treni a lunga percorrenza ancora in vigore, in partenza dalla Calabria, si fermano quasi tutti a Roma: per proseguire verso le regioni del centro-nord,  occorre procedere al cambio di treno con enormi disagi, soprattutto per i viaggiatori anziani. Inoltre, i treni Eurostar e Intercity sono effettuati con materiale Etr 450 e 460, superato e in cattive condizioni, per cui i guasti sono all`ordine del giorno».
Ma c`è anche il trasporto ferroviario locale tra gli argomenti centrali dell`interrogazione. «Per quanto riguarda i collegamenti regionali – sostiene Minniti -, il parco rotabili sconta, a causa della sua obsolescenza, enormi problemi di manutenzione: la soppressione di treni regionali (e anche dei collegamenti per i pendolari!) ha ormai il carattere della quotidianità. L`unico materiale rotabile messo a disposizione della Direzione regionale Calabria, in tempi relativamente recenti, è costituito da quattro complessi di Ale 582, dismessi da altre regioni che hanno rinnovato il parco rotabile, e da quattro Minuetto di cui due sono sempre rimasti fermi per guasti: il sistema della viabilità e del trasporto di merci e passeggeri in Calabria sconta un pesantissimo quadro di perduranti ritardi e di inefficienze nei lavori di ammodernamento e sviluppo della rete infrastrutturale regionale».
Alla luce di questo, Minniti chiede al ministro «quali misure, di carattere ordinario e straordinario, intenda in concreto sollecitare nelle opportune sedi al fine di cancellare o al più correggere tali determinazioni e perseguire una efficace politica del trasporto ferroviario regionale, un asset strategico fondamentale per lo sviluppo economico, turistico e territoriale della Calabria».
Più nello specifico Minniti chiede «misure in relazione al potenziamento della rete ferroviaria, per assicurare l`adeguamento infrastrutturale e tecnologico della linea Battipaglia-Reggio Calabria, attraverso la rettifica di alcune curve della tratta, il potenziamento di ponti e viadotti e la conseguente velocizzazione degli itinerari, allo scopo di ottenere un sensibile abbattimento dei tempi di percorrenza ed un aumento della sicurezza per tutte le categorie di treni», nonchè «la risoluzione del problema delle frane nel tratto di Favazzina, tra Bagnara e Scilla, attraverso l`utilizzazione di sistemi di protezione con l`installazione di reti collegate al blocco della circolazione ferroviaria sulla linea sottostante, causa di forti rallentamenti (i treni percorrono la tratta con la prescrizione di una velocità massima di 20 km/h)», come pure «il raddoppio parziale (da realizzarsi all’infuori dei centri abitati, dove le difficoltà di allargamento della sede ferroviaria sono minori) della linea ferrata ionica Metaponto-Reggio Calabria che costituirebbe un rafforzamento della rete ferroviaria della regione, con utili ripercussioni sia sul traffico regionale dei passeggeri, sia su quello a lunga percorrenza, ma anche per il trasporto delle merci, la realizzazione del raddoppio lungo la Trasversale Paola-Cosenza che consentirebbe di  velocizzare e rendere più sicura la linea che collega Cosenza con la linea tirrenica e con il nord del Paese e il ripristino del collegamento tra la stazione di Reggio Calabria Mare  e Reggio Lido (inspiegabilmente smantellato dopo il completamento della Stazione di Reggio Porto), per assicurare i collegamenti tra la Sicilia e l`Aeroporto dello Stretto». (0010)

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