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Cosenza, il secolo della Cgil e il pane di Di Vittorio

COSENZA Riallacciare il filo della memoria per ripercorrere la storia della Camera del lavoro di Cosenza con il duplice obiettivo di trasmetterla alle nuove generazioni e di affrontare in maniera i…

Pubblicato il: 24/04/2013 – 13:07
Cosenza, il secolo della Cgil e il pane di Di Vittorio

COSENZA Riallacciare il filo della memoria per ripercorrere la storia della Camera del lavoro di Cosenza con il duplice obiettivo di trasmetterla alle nuove generazioni e di affrontare in maniera incisiva l’attuale crisi economica. Un filo che si dipana lungo la matassa della cultura considerata dalla Cgil bruzia vitale per lo sviluppo sociale, democratico ed economico. Giovanni Donato, segretario della Camera del lavoro di Cosenza, spiega così lo spirito della rassegna itinerante “Le camere della Memoria” che ieri ha inaugurato le celebrazioni per il centenario del sindacato. Nell’aprire la mostra Donato ha raccontato un aneddoto molto significativo sul legame tra cultura e crescita. «Il nonno di mia moglie ha lavorato con Giuseppe Di Vittorio. Quando Di Vittorio veniva chiamato per pranzare aveva sempre un libro in mano e rispondeva: questo è il mio pane».
La rassegna aperta oggi si articola in una mostra fotografica, “Percorsi della memoria”, e in un’esposizione d’arte contemporanea, “Echi dal ghetto”. “Le camere della Memoria” resterà aperta nella sede della Cgil di Cosenza di piazza della Vittoria fino a sabato 4 maggio.
«Abbiamo allestito la mostra fotografica seguendo un criterio storico-cronologico – afferma il curatore Francesco Arena –. Grazie a un’attenta opera di ricerca compiuta dalla Cgil di Cosenza e dalle Camere del lavoro del territorio abbiamo raccolto moltissime immagini che raccontano la storia del movimento contadino, operaio e sindacale della provincia». Alle foto d’archivio della Cgil di Cosenza, che vanno dalla fondazione nel 1913 agli anni 70, si aggiungono quelle dello stesso Arena, che coprono dagli anni ’70 ad oggi. «Abbiamo cercato di scegliere le immagini più belle e più significative di un secolo di battaglie condotte da donne e uomini della Cgil che si sono spesi per la crescita collettiva», conclude Arena.
«L’esposizione “Echi dal ghetto”, sotto la direzione artistica di Paolo Coen, nasce dalla volontà di creare uno spazio dedicato ad artisti emergenti e non – spiega la curatrice Alessandra Carelli –. La condizione del “ghetto”, ancora così tragicamente attuale, viene rielaborata sia nella più nota visione storica, sia come condizione mentale di solitudine e alienazione». “Echi dal ghetto” ospita opere di sei artisti: Nina Gonzalez {movimentomilc}, Rocco Musolino “Romus”, Maurizio Orrico, Fabio Rao, Ivana Russo. «Si tratta di sei artisti che attraverso video, performance, foto, installazioni e pittura pongono l’uomo al centro delle loro ricerche», chiosa Carelli.
Le celebrazioni per il centenario della Cgil di Cosenza proseguiranno il 25 aprile con una serie di iniziative organizzate in occasione della Festa della liberazione: dalle 10,30 deposizione di due corone d’alloro in Largo dei partigiani, di fronte a Palazzo Arnone, e al monumento ai caduti della villa nuova. La mattinata verrà chiusa dalla consegna di una borsa di studio intitolata a Basilio Bianco, giovane partigiano di Grimaldi che ha sacrificato la vita per la libertà. Alle 21,20, sempre nella villa nuova, concerto del complesso Collettivo Dedalus.

TUTTE LE INIZIATIVE PER IL 25 APRILE
La Cgil di Cosenza celebra la Festa della liberazione con una serie di iniziative: alle 10,30 sarà posata una corona d’alloro alla base della targa del Largo dei Partigiani, nei pressi di Palazzo Arnone. Alle 11 sarà invece deposta una corona d’alloro al Monumento dei caduti di piazza della Vittoria. Seguirà la consegna di una borsa di studi in memoria del partigiano Basilio Bianco, nato a Grimaldi il 12 novembre del 1924. Nel 1943 fu chiamato alle armi e destinato al Deposito 53° fanteria di Biella. Nell’ottobre dello stesso anno, quando si costituirono i primi distaccamenti partigiani, Bianco fu tra i primi a scegliere la guerra partigiana. Nel dicembre del ’43. nel territorio biellese, furono organizzati numerosi scioperi nelle fabbriche. I partigiani avevano il compito di proteggere gli operai da eventuali attacchi nazi-fascisti durante le manifestazioni. Catturato dai tedeschi fu dapprima torturato per un’intera notte, e successivamente, non avendo rivelato alcuna informazione sul gruppo partigiano di cui faceva parte, la mattina del 22 dicembre venne fucilato insieme a un altro partigiano e a cinque ostaggi civili. Questo giovane partigiano grimaldese fu sepolto a Biella. Su interessamento del sindaco di Grimaldi e dell’associazione “Carlo Mileti”, le spoglie di Bianco sono state trasferite a Grimaldi nell’ottobre del 2012.
Lo Spi Cgil, per ricordare l’atto eroico del giovane partigiano, ha istituito una borsa di studio che sarà consegnata nella mattinata di domani 25 aprile. Alla cerimonia parteciperanno il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio, il sindaco di Grimaldi Giovanni Notarianni, il presidente dell’associazione “Carlo Mileti” Giovanni Bruno Bossio, il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Grimaldi professor Mario Ambrogio, il segretario generale della Cgil di Cosenza Giovanni Donato, il segretario generale dello Spi Cgil di Cosenza Giannino Dodaro e il dirigente provinciale dell’Anpi Giuseppe Pierino.
La festa del 25 aprile proseguirà alle 16,30 nel centro polifunzionale Auser-Cgil del rione Spirito Santo con il “Ballo della Resistenza” con musica dal vivo.
Le manifestazioni organizzate per ricordare la Liberazione rientrano nelle celebrazioni per i cento anni della Camera del lavoro di Cosenza. (0070)

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