REGGIO CALABRIA Antonino Castorina, uno degli esponenti più dinamici Giovani democratici calabresi, fa ricorso all`ironia per commentare l`ultimo rimpasto dell`esecutivo: «Varata la giunta regionale della Calabria un dato emerge in modo evidente. Il governatore Giuseppe Scopelliti oltre a disporre della sua lista personale “Scopelliti Presidente” ed essere segretario regionale del Pdl sostituisce nei fatti Gino Trematerra nelle sue funzioni di segretario regionale dell’Udc disattendendo la proposta nazionale del suo partito che voleva in giunta Roberto Occhiuto e nei fatti decidendo lui chi sarebbe stato il nominativo dello Scudocrociato ad entrare nella giunta regionale calabrese». Il riferimento è alla scelta del governatore calabrese di nominare assessore non l`ex parlamentare ma l`attuale capogruppo regionale dello Scudocrociato Alfonso Dattolo.
Il rappresentante dell`organizzazione giovanile del Pd giura di non voler mettere becco in casa altrui ma «è evidente che l’Udc in Calabria non è altro che un ulteriore costola tra l’altro comprimaria di quel modello di gestione del potere che non consente autonomia politica e di pensiero neanche ad una forza politica nazionale come quella dei centristi di Cesa e Casini. Su questo si dovrebbe interrogare principalmente Trematerra dimissionato prima dal voto degli elettori alle ultime elezioni politiche e oggi dalle scelte di Scopelliti che si trova costretto a condividere ed accettare nonostante l’intervento su questa vicenda dei vertici nazionale del suo partito».
Per Castorina «le ragioni di questa cessione di sovranità a Scopelliti sulle scelte interne all’Udc sono da ricondurre al fatto che il segretario regionale, da buon padre di famiglia, non può certo fare un torto al figlio, riconfermato assessore. In una fase politica dove le poltrone per l’Udc scarseggiano è meglio che quelle poche che ci sono rimangono ben strette per lo meno tra padre e figlio, d`altronde l’Udc ha sempre messo la famiglia al centro della sua agenda politica». (0030)
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