LOCRI Era stato fermato lo scorso martedì dalla polizia di Stato con l`accusa di omicidio premeditato, ma il gip del Tribunale di Locri non ha convalidato il provvedimento, decretandone l`immediata scarcerazione. Protagonista della vicenda Bruno Ferrò, di 37 anni, di Ardore, arrestato dalla polizia di Stato martedì scorso con l`accusa di essere stato l`esecutore dell`omicidio di Alfredo Izzo, di 30 anni, ucciso il 5 aprile scorso davanti alla propria abitazione di Bovalino, dove era agli arresti domiciliari per questioni di droga. Nei confronti di Ferrò, difeso dall`avvocato Giovanni Taddei, secondo il gip di Locri, non esistono gravi indizi di colpevolezza. Era stata la madre della vittima, sentita subito dopo il delitto, a dire di avere riconosciuto in Ferrò il killer che aveva fatto fuoco contro il figlio. L`uomo, però, ha dimostrato che la sera dell`omicidio si trovava in Sicilia in compagnia di amici. (0090)
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