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Campanella, Falzea: crisi per responsabilità diretta della Regione

CATANZARO È un «grossolano e maldestro il tentativo di ribaltare la responsabilità della crisi della Fondazione su chi ha avuto l`onere di gestirla in questi anni difficilissimi e che anche in ques…

Pubblicato il: 29/04/2013 – 18:49
Campanella, Falzea: crisi per responsabilità diretta della Regione

CATANZARO È un «grossolano e maldestro il tentativo di ribaltare la responsabilità della crisi della Fondazione su chi ha avuto l`onere di gestirla in questi anni difficilissimi e che anche in questi giorni ha fatto sì che non si determinasse alcuna interruzione assistenziale». A sostenerlo, in una nota, è il presidente della fondazione “Tommaso Campanella”, Paolo Falzea. «La crisi della Fondazione, che mette a rischio la salute dei malati oncologici e l`occupazione di chi nel centro oncologico presta la sua attività – aggiunge Falzea – è interamente riconducibile all`irrazionale decisione della Regione di disattendere impegni formali, riducendone il finanziamento dai circa 40 milioni che, comunque, la precedente giunta aveva sempre erogato, ai 18 milioni degli ultimi due anni. Una decisione che ha provocato un indebitamento della Fondazione che ne compromette la funzionalità e che alla lunga ne renderà impossibile la sopravvivenza». Secondo Falzea, «per anni il management della Fondazione è stato costretto a operare in una situazione difficilissima e ha fatto tutto quanto in suo potere per ridurre i costi centellinando le risorse ed evitando la chiusura del centro oncologico. Oggi i nodi sono venuti al pettine e occorre avere il coraggio delle scelte. La Fondazione non è più in grado di andare avanti perché deve sopportare costi non proporzionati alle erogazioni regionali compresi i costi delle unità operative non aventi mission oncologica che dovrebbero transitare nell`azienda “Mater Domini”». Falzea torna, inoltre, sulla mancata intesa tra Regione e università di Catanzaro per il trasferimento delle unità operative non oncologiche della Fondazione all`Azienda ospedaliera università Mater Domini. «Senza esplicite garanzie finanziarie da parte della Regione – sottolinea – la sottoscrizione dell`intesa da parte dell`Università porterebbe al disastro e al licenziamento di gran parte del personale della Fondazione, che non potrebbe essere retribuito dall`azienda “Mater Domini” per continuare a lavorare nelle unità operative non oncologiche». Il presidente della Fondazione risponde alle dure critiche rivolte dal presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, ai vertici dell`azienda che, la scorsa settimana, avevano bloccato i nuovi ricoveri sulla scorta del parere del collegio dei revisori dei conti contrario a effettuare nuove spese senza l`assegnazione del budget 2013. «Di fronte alla decisione del management di palesare il rischio di una chiusura del centro oncologico resa inevitabile dalla grave crisi economica in cui si trova – sostiene Falzea – la Regione, anziché impegnarsi per scongiurare il rischio della chiusura e pagare le somme dovute, non trova di meglio che scaricare sullo stesso management l`accusa di operare strumentalizzazioni. Queste accuse non sono vere. È vero, invece, che la mancata erogazione delle somme dovute ha costretto la Fondazione a intraprendere un giudizio nei confronti della Regione per ottenere quanto lo stesso ente si era impegnato a corrispondere. E in quel giudizio la Regione si oppone pervicacemente a pagare quanto dovuto». Per il presidente della Fondazione Campanella, «anche oggi, di fronte all`inevitabile chiusura del centro oncologico, le promesse di fare una legge attraverso la quale la Regione si assume l`onere dei costi derivanti dalla prosecuzione dell`attività della Fondazione, consentendole di andare avanti pur tra enormi difficoltà, non hanno trovato, al momento, concreta attuazione». «Spostare sull`attuale management i problemi della Fondazione – conclude Falzea – è solo un modo per spostare l`attenzione dalle inadempienze regionali. Qualunque manager venga chiamato a gestire la Fondazione, non potrà farlo sicuramente senza risorse adeguate». (0090)

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