Il "modello" Acquaformosa diventa un docu-film

Un documentario sul paese simbolo dell`integrazione. A Trento, nell’ambito del Film Festival della montagna è stato proiettato il docu-film “Tracce d’oriente” prodotto dagli autori Mimmo Colomaro e Angelo Straticò. Il lavoro affronta il tema dello spopolamento, dell’integrazione e dei progetti di solidarietà sociale avviati ad Acquaformosa. La storia del docu-film parte da una ricerca dei ragazzi che frequentano le scuole materne, elementari e medie del paese, che con temi e disegni hanno raccontato il loro rappporto con la montagna e l’ambiente circostante. Successivamente i racconti sono stati trasformati in immagini dietro la sapiente cura di Antonio Bellusci e Domenico Pisani incaricati al montaggio video e alle riprese. Ma i veri protagonisti sono stati i bambini che, trasformandosi in scrittori e sceneggiatori, hanno messo in scena la storia e le tradizioni di una comunità italo-albanese nel Parco nazionale del Pollino. La montagna, l’ambiente, i riti religiosi, le sonorità, l’attaccamento alle tradizioni come bene da preservare e da tramandare alle future generazioni come unico mezzo per difendere la propria identità ed evitare l’abbandono delle aree interne. Una delegazione dell’associazione “Don Vincenzo Matrangolo”, dell’area faunista e il sindaco hanno assistito alla proiezione seguita da un breve intervento musicale con zampogna e ciaramella tra gli applausi e grande interesse e curiosità dei presenti. (0050)