«Non so se ci siano stati veti da parte di Tonino Gentile. Scopelliti, inoltre, non mi pare tipo da subire veti. In politica, però, capita che quando scivola chi è ritenuto un numero uno non trovi solidarietà in giro». Questo è uno dei passaggi più significativi dell`intervista a Roberto Occhiuto che si trova sul nuovo numero del Corriere della Calabria in edicola da questa mattina. L`esponente centrista offre le sue verità rispetto alle circostanze che lo hanno tenuto fuori dal Parlamento, dalla giunta regionale e dal governo Letta. Occhiuto non risparmia bordate ai vertici calabresi dell`Udc: «Siccome non sono animato da sentimenti negativi, che il più delle volte non aiutano neanche quelli che ce li hanno, non voglio pensare che ci sia stata malafede. Di certo, allora, c’è stata approssimazione e dilettantismo».
Chiusura dedicata alle vicende del Comune di Cosenza dove suo fratello, che ricopre l`incarico di sindaco, si trova a dover fare i conti con alcuni mal di pancia all`interno della sua maggioranza: «Se Mario si accorgesse di non avere una solida maggioranza a Palazzo dei Bruzi, non esiterebbe a dimettersi. E io sarei d’accordo». (0030)
(L`intervista integrale ad Occhiuto, a firma di Antonio Ricchio, si trova sul numero 99 del Corriere della Calabria in edicola fino al 16 maggio)
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