«Avevamo appreso dalle parole del presidente Scopelliti che grazie al suo lavoro le tasse pagate da noi calabresi per coprire il debito sanitario 2000-2008 sarebbero d’incanto diminuite. La Corte dei Conti calabrese si era addirittura spinta a valorizzare tale ipotesi. Tale autorevole intervento ci aveva indotti quasi a credere che non fosse una promessa da campagna elettorale». Parte da questa caustica premessa il consigliere regionale del Pd, Demetrio Naccari Carlizzi, nel commentare l`ultima bocciatura della giunta regionale in materia sanitaria.
«La realtà – prosegue Naccari Carlizzi – emerge in tutta la sua chiarezza a pagina 23 del verbale del Tavolo Massicci dell’otto aprile che recita testualmente: “Pertanto si sono realizzate le condizioni per l’applicazione degli automatismi fiscali previsti dalla legislazione vigente, vale a dire l’ulteriore incremento delle aliquote fiscali di Irap e addizionale regionale all’Irpef per l’anno di imposta in corso rispettivamente nelle misure di 0,15 e 0,30 punti e per l’applicazione del blocco automatico del turn over del personale del servizio sanitario regionale”».
Una critica nuovamente pungente, che il consigliere regionale motiva così: «In sostanza, l’aumento di Irap e Irpef è purtroppo confermato e sino al 31 dicembre del secondo anno successivo a quello in corso è confermato anche il blocco del turn over».
Naccari Carlizzi inquadra poi il contesto temporale e politico in cui gli annunci del governatore avevano inondato il dibattito politico. «Cosa avesse autorizzato le ottimistiche previsioni del presidente Scopelliti non è facile capirlo – argomenta -. L’unica spiegazione è l’annebbiamento preelettorale tipico di una politica che con i numeri e la contabilità ha già messo alla prova le più spericolate doti di immaginazione, con le conseguenze a tutti note. Forse è il caso che la Corte dei Conti tenga sempre presente dati e credibilità degli interlocutori per evitare di diventare produttrice di ….. Sconti». (0010)
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