CATANZARO Per la Cgil non ci sono dubbi: il Tavolo Massicci «boccia l`azione commissariale nel comparto sanitario». Lo spunto è offerto dall`ultimo verbale che «certifica punto per punto questo disagio che è il risultato del’incapacità di governare necessari e adeguati processi di cambiamento. La portata delle criticità che emergono dai verbali non possono lasciare inalterato il governo della sanità regionale. Sono stati chiesti sacrifici per risanare i debiti ma si conferma che, oltre alle entrate dei ticket, 256,5 ml di gettito fiscale aggiuntivo non sono bastati per abbattere i debiti recenti di gestione e per questo, pende ora sui calabresi un ulteriore inasprimento di Irap e Irpef, rispettivamente dello 0,15 e dello 0,30. È inaccettabile: sarebbe come togliere l’ultimo litro di sangue ad un malato già dissanguato ed agonizzante».
Secondo gli esponenti del sindacato di Susanna Camusso «sono stati tagliati posti letto in cambio di servizi territoriali e ospedali all’avanguardia ma i livelli essenziali di assistenza restano negati in molte realtà ed i servizi sono solo sulla carta. Sono state stipulate convenzioni con grandi ospedali in cambio della riduzione della mobilità infantile ma risulta che le spese anziché migliorare vengono raddoppiate».
«Per non dire – prosegue la nota della Cgil calabrese – dell’inadempienza della struttura Commissariale a presentare il Programma operativo 2013-2015 con cui impostare una programmazione correttiva delle criticità persistenti sulle reti assistenziali. E poi, il caos sulla rete ospedaliera, l’assenza di atti aziendali validati, le incerte procedure di accreditamento del privato e l’acquisto dei volumi di prestazioni, la telenovelas della Fondazione Campanella, il nominificio sanitario di direttori generali e dirigenti ad alto livello. Una disfatta sanitaria senza fine».
Nelle prossime settimane la Cgil «chiederà a governo e Regione atti conseguenti per una svolta nella sanità che metta in sicurezza il diritto alla salute e contrasti ogni ulteriore inasprimento fiscale». (0030)
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