CROTONE Il mare di Crotone potrebbe inquinato da materiali radioattivi. I risultati di alcuni carotaggi e misurazioni radiometriche – secondo quanto riportato oggi dal Quotidiano della Calabria – sembrano non lasciare dubbi: davanti alle coste pitagoriche non è esclusa la presenza di scorie, alcune delle quali altamente cancerogene. La rivelazione è stata fatta da Linda Collina e Alfonso Andreatta, i due periti che hanno redatto la relazione nell`ambito dell`incidente probatorio nel procedimento relativo al sequestro della strada consortile, nel 2009. Quella stessa arteria a cui furono messi i sigilli dopo il rinvenimento di materiali provenienti dall`ex Pertusola. I due esperti hanno quindi riferito circa la possibile presenza anche in mare di scorie e sostanze radioattive, caratterizzate dalla forte presenza di piombo e polonio 210. La strada consortile si trova infatti sopra un falda acquifera che, in base alle analisi, sarebbe contaminata da arsenico, manganese, cadmio, selenio e solfati. (0040)
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