REGGIO CALABRIA Il derby tutto interno alla corrente di Pino Galati se lo è aggiudicato Salvatore Pacenza. Sarà lui, infatti, il nuovo presidente della commissione Sanità del consiglio regionale. Prenderà il posto di Nazzareno Salerno, che nel frattempo è stato nominato assessore al Lavoro nell`ultimo rimpasto in giunta. Pacenza prevale su Mario Magno, lametino e altro fedelissimo del deputato del Pdl.
A giocare a favore del consigliere regionale originario di Crotone (alla sua seconda legislatura) c`è anche il fatto che quest`ultimo è un medico di professione. Pacenza, prima di assumere l`incarico a Palazzo Campanella, ha lavorato presso l`Asp di Crotone. Ma per lui si tratta anche di una “ricompensa” per quel ruolo di coordinatore provinciale del Pdl che non gli è stato mai riconosciuto. Crotone è l`unica provincia calabrese a non aver celebrato il congresso per via dello scontro latente tra l`ala rappresentata da Dorina Bianchi e quella capitanata dal duo Stasi-Sculco.
L`elezione di Pacenza, comunque, arriverà dopodomani nel corso di una riunione della terza commissione che ha come unico punto all`ordine del giorno proprio quello dell`elezione del nuovo presidente. Inizialmente nella rosa dei papabili era stato inserito anche il vicecapogruppo del Pdl Fausto Orsomarso ma quest`ultimo si è chiamato fuori proprio per evitare ulteriori tensioni dopo quelle provocate dal rimpasto. Non è un mistero che gli uomini di Galati chiedano maggiore spazio all`interno della compagine di governo. Ma la promozione di Demetrio Arena e dello stesso Salerno hanno ulteriormente ridotto gli spazi. E così uno dei galatiani verrà sacrificato ancora una volta.
Con la più che probabile elezione di Pacenza, il territorio crotonese conquista un`altra posizione di vertice all`interno dello scacchiere politico calabrese. A Pacenza vanno infatti aggiunti il vicepresidente della giunta Antonella Stasi e gli assessori Franco Pugliano e Alfonso Dattolo. Per Lamezia Terme (se si esclude il presidente del consiglio regionale Franco Talarico), territorio di appartenenza di Magno, ancora un nulla di fatto… (0040)
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