Marco Minniti è il nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri. Al senatore calabrese del Pd è stata affidata la delega ai Servizi segreti. La nomina è arrivata oggi nel corso della riunione del governo a Palazzo Chigi. Secondo quanto prevede la legge che nel 2007 ha riformato l`intelligence italiana, infatti, la responsabilità politica dell`intero settore spetta al solo presidente del Consiglio, che può delegare i compiti ad un`autorità delegata, un sottosegretario di Stato come è appunto Minniti.
L`ex segretario dei democrat calabresi è stato scelto (dopo aver vinto il ballottaggio sull`ex capo della polizia Gianni De Gennaro, sostenuto dal Pdl e che aveva già ricoperto quest`incarico durante il governo Monti) non tanto per la sua appartenenza a un territorio finora poco rappresentato nel governo ma per via delle sue competenze specifiche (tra le altre cose Minniti è anche il presidente della Fondazione Icsa, che si occupa di intelligence, sicurezza e difesa) nel settore. Da tre anni a questa parte, inoltre, Minniti cura i report sulle condizioni della sicurezza interna e internazionale per le maggiori agenzie investigative dello Stato italiano. Per lui si tratta di un ritorno a Palazzo Chigi essendo già stato sottosegretario alla presidenza del Consiglio nei due governi guidati da Massimo D`Alema.
LA CARRIERA Nato a Reggio Calabria nel 1956, laureato in filosofia, Minniti inizia il suo percorso politico a metà degli anni Ottanta. Nel 1988 lascia la Commissione problemi del lavoro e dell`economia della Direzione del Pci per diventare segretario di federazione a Reggio Calabria. Nel 1992 è segretario regionale del Pds calabrese, incarico che lascia nel 1994 quando viene nominato responsabile del Dipartimento problemi del partito e membro della segreteria nazionale del Pds di cui, nel 1996, diventa coordinatore. Alle politiche dello stesso anno è candidato alla Camera con l`Ulivo ma non viene eletto. Nei governi D`Alema I e II è stato sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Nel secondo governo Amato è sottosegretario alla Difesa. Viene eletto deputato alle politiche del 2001, in Calabria, con i Ds. Nel 2006 è confermato deputato come capolista dell`Ulivo in Calabria e diventa viceministro dell`Interno nel secondo governo Prodi. Con le primarie del 2007 diventa segretario regionale Pd in Calabria. Nel 2008 viene rieletto alla Camera. Dal maggio 2008 al febbraio 2009 è “ministro ombra” dell`Interno per il Pd. Nel 2012 Pier Luigi Bersani lo nomina responsabile nazionale del Pd per la verifica dell`attuazione del programma del governo Monti. Alle elezioni del febbraio scorso è eletto senatore come capolista del Pd in Calabria.
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