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Latorre: «Spero che a Rende tutto venga chiarito»

RENDE «Se gli addebiti e le responsabilità che vengono ipotizzati contro il Comune di Rende si rivelassero fondati, sarebbe una delusione collettiva enorme. Il venir meno di un convincimento: che q…

Pubblicato il: 18/05/2013 – 13:27
Latorre: «Spero che a Rende tutto venga chiarito»

RENDE «Se gli addebiti e le responsabilità che vengono ipotizzati contro il Comune di Rende si rivelassero fondati, sarebbe una delusione collettiva enorme. Il venir meno di un convincimento: che quella di Rende è una realtà amministrativa sotto ogni profilo esemplare, talmente diffuso nell’opinione pubblica, da rappresentare una sorta di patrimonio civile condiviso. Sarebbe un colpo durissimo per tutti, e quindi anche per il nostro ateneo, al quale è legata una fase tra le più positive e lungimiranti della capacità politica e di governo da tutti riconosciuta a Rende. Una città che, a partire dalla seconda metà degli anni ’50 del secolo scorso, è diventata il simbolo di un’intelligente e moderna programmazione del territorio e di un efficace raccordo con le aspettative di cambiamento dei cittadini». È quanto afferma il rettore dell’Università della Calabria Giovanni Latorre, a proposito delle vicende che stanno interessando la cittadina del Campagnano in questi giorni. Nei giorni scorsi la Dda di Catanzaro aveva disposto alcune perquisizioni riguardanti servizi affidati dal Comune di Rende ai familiari di alcuni esponenti della criminalità organizzata. Il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, Pierpaolo Bruni, intende chiarire i rapporti tra il Comune di Rende e le società dei familiari di esponenti della `ndrangheta, legati in particolare alla cosca Lanzino. Per questo motivo è stata disposta anche l`acquisizione di alcuni documenti nella sede del Comune di Rende, oltre che le perquisizioni nelle sedi delle società e nelle abitazioni dei titolari delle aziende. In particolare l`attenzione degli investigatori della Dia di Catanzaro e dei carabinieri di Cosenza, coordinati dalla Dda, si è concentrata sull`affidamento del servizio mensa avvenuta nel 2010-2011 e la concessione di un locale del Comune per la realizzazione di un bar.
«Per quello  che Rende e la sua esperienza rappresentano, per i valori ideali che l’hanno attraversata e di cui è profondamente intrisa – continua il massimo rappresentante dell`ateneo di Arcavacata – siamo convinti che tutto sarà presto chiarito. Non possiamo dimenticare queste cose. Dobbiamo invece con convinzione credere soprattutto che tanta positiva operosità abbia rappresentato un deterrente efficace contro eventuali interessi di natura diversa. Perciò – conclude il rettore dell’Unical – insieme all’incoraggiamento a non demordere, che non deve mancare oggi a chi ha su di sé la responsabilità più alta alla guida del Comune, è lecito esprimere l’augurio che tutto torni presto alla normalità e che Rende, i suoi cittadini, l’insieme delle presenze istituzionali, imprenditoriali, economiche che gravitano sul suo territorio, possano continuare a identificarsi nelle peculiarità di una tradizione di buon governo annoverata tra le pagine migliori della storia amministrativa e politica, non solo calabrese». (0030)

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