REGGIO CALABRIA «Il presidente Scopelliti e la sua giunta, sostenuti da una maggioranza numericamente forte in consiglio regionale, governano la Calabria da 36 mesi; è veramente pretestuoso continuare a giustificare le proprie incapacità ed inadeguatezze tirando ancora in ballo le “colpe” delle amministrazioni passate».
È quanto afferma in una nota il capogruppo del Partito democratico in seno al consiglio regionale, Sandro Principe, intervenendo nel dibattito in corso sulle problematiche della mobilità regionale e delle infrastrutture. «Nel settore dei Trasporti – prosegue – come in quello della sanità, dell`ambiente, delle politiche sociali, culturali e del lavoro, dei fondi Europei, si è riscontrata incapacità di governare i processi. Per quanto attiene in particolare alla problematica del trasporto pubblico locale, da tempo si sostiene che la mobilità regionale è tra i primi punti nell`agenda di governo del Presidente Scopelliti, epperò sino a oggi non solo non è stato posto in essere nessun atto per dare risposte concrete a questo settore, bensì, nel tempo, sono state sottratte risorse al comparto e oggi si prospettano ulteriori tagli; determinando così la crisi delle aziende e gravi disagi ai cittadini per la sospensione dei servizi. Insomma la paralisi del settore».
«Per quanto ci riguarda – aggiunge Principe – sin dal febbraio 2012, con apposito odg, presentato in consiglio regionale, abbiamo chiesto la predisposizione di un nuovo Piano generale dei trasporti, perché è nostro convincimento che solo attraverso questo importante strumento di programmazione si riuscirà a ricomporre a sistema le varie questioni: le strade principali, le trasversali, le ferrovie, gli aeroporti ed i porti, con particolare riguardo a Gioia Tauro. Contemporaneamente è stata chiesta la predisposizione di un programma generale per il potenziamento e l`ammodernamento delle infrastrutture stradali, autostradali, ferroviarie, portuali ed aeroportuali calabresi, da segnalare al governo di Roma, al fine di inserire gli interventi indicati nelle previsioni dei ministeri competenti e nei Piani Generali Pluriennali di settore. Questo perché, tenendo presente che il Paese sta attraversando una congiuntura economico-finanziaria negativa, la Calabria deve essere in grado di affrontare il problema delle infrastrutture con una visione regionale, individuando all`interno di una situazione che è certamente emergenziale, le priorità da affrontare e risolvere».
Principe evidenzia inoltre che «tra queste priorità certamente vi è l`ammodernamento ed il potenziamento della 106 jonica e il completamento dell`A3 Salerno – Reggio Calabria, della cui pericolosità e dei lavori infiniti che la interessano siamo stanchi di parlare; la storia di questi ventennali lavori ci fa ritenere poco credibile le affermazioni del Presidente dell`Anas Ciucci, che promette ai calabresi di ultimare la Sa-RC entro il 2013. A Trenitalia, inoltre, non può essere consentito di considerare la Calabria come un territorio al di fuori dall`Italia. Al contrario la nostra regione deve essere tenuta in seria considerazione e va collegata, quindi, dal punto di vista ferroviario con il resto del Paese e dell`Europa. La Calabria non ha bisogno dell`Alta Velocità, ma piuttosto di una velocizzazione della rete ferroviaria tirrenica, che consenta anche alle merci sbarcate a Gioia Tauro di raggiungere la propria destinazione per ferrovia; così come ha bisogno di elettrificare e raddoppiare la linea ionica, tuttora a binario unico. Le due dorsali, quella tirrenica e quella jonica, andrebbero poi collegate attraverso rapidi bypass da Lamezia Terme a Catanzaro e da Paola e Sibari».
«Una strategia di questo tipo – conclude Principe – rilancerebbe anche il Porto di Corigliano Schiavonea, che potrebbe diventare punto di riferimento per il traffico delle merci verso i Balcani e l`Est Europeo». (0020)
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