REGGIO CALABRIA Il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, ha cambiato idea: «Considerato il protrarsi dei tempi della giustizia amministrativa», non se la sente di aspettare la decisione del Tar. E così restituisce le deleghe a Gaetano Rao, l`assessore all`Agricoltura, caccia, pesca e immigrazione che si era autosospeso lo scorso 29 marzo. Rao aveva presto questa decisione, che lo stesso Raffa definisce «responsabile», dopo che la sua azienda – la “Agrumi Gr” – aveva ricevuto un`interdittiva antimafia dalla Prefettura. La ditta aveva partecipato a un bando regionale, ottenendo uno stop. Per il prefetto, infatti, dalla valutazione dei documenti sarebbe emerso il pericolo di infiltrazioni mafiose nell`impresa. Commentando la scelta dell`assessore, il presidente della Provincia aveva spiegato che sarebbe rimasto «in fiduciosa attesa dei procedimenti amministrativi che, prossimamente dovranno essere assunti dalla competente autorità». Quel «prossimamente», che è rinviato al 17 luglio, per il presidente è diventato un tempo molto lontano. Da qui la decisione di richiamare Rao: «Tale decisione è maturata al termine di una serie di riflessioni di diverso ordine, in primo luogo personali e professionali. Ritengo infatti giusto confermare la fiducia riposta in un valido professionista che ha dimostrato nel corso di questa consiliatura di possedere importanti capacità amministrative e di averle messe al servizio dell’Ente con un’efficace azione politica».
«Ciò – continua Raffa – è unanimemente riconosciuto da tutti gli attori del comparto agricolo e testimoniato dagli importanti risultati raggiunti, tra l`altro, in tema di promozione e valorizzazione delle produzioni agro-alimentari, di rilancio del comparto faunistico-venatorio e di efficace impiego delle risorse comunitarie in agricoltura. Così come non sono da sottacere la significativa inversione di tendenza in tema di procedure per l`assegnazione del carburante agevolato in agricoltura che sta determinando consistenti risparmi per l`erario e, soprattutto, le buone pratiche amministrative che ridanno legalità e trasparenza all`utilizzo di tale tipo di agevolazione da parte dell`intero comparto». Raffa ricorda che la direzione generale della Provincia «evidenzia come l’autosospensione dell’assessore Rao rischi di produrre effetti negativi sulla funzionalità dell’esecutivo e responsabilità di ordine contabile. In virtù di tutto ciò e in attesa del pronunciamento dei giudici del Tar ritengo pertanto di assumere questa soluzione di responsabilità che risolve la “vacatio” nell`esercizio di una delega fondamentale per il nostro territorio, ripristinando così la totale efficienza dell’esecutivo in carica». L`ultima udienza davanti al Tar risale allo scorso 8 maggio. Il rinvio a luglio si è reso necessario alla luce della richiesta del legale dell`azienda di Rao, che ha chiesto altro tempo per contestare la revoca operata dalla Regione di un finanziamento di 5 milioni di euro. Si tratta del secondo rinvio per l`udienza. Il primo, arrivato il 10 aprile, era dovuto alla richiesta – ancora da parte del legale di Rao – di approfondire i documenti presentati in quella circostanza dall`Avvocatura dello Stato (un`informativa dei carabinieri sulle frequentazioni del politico). (0020)
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