La guardia di finanza avrebbe iniziato a notificare gli avvisi di comparizione ai consiglieri regionali della Calabria coinvolti nell`inchiesta sui rimborsi “allegri”. Sarebbero tredici gli inquilini di Palazzo Campanella destinatari del provvedimento firmato dal sostituto procuratore Matteo Centini che ha iscritto i politici nel registro degli indagati con l`accusa di peculato.
Fino a tarda sera, gli uomini del colonnello Claudio Petrozziello sono riusciti a notificare solo uno degli avvisi a comparire. Gli indagati hanno ricoperto la carica di capigruppo nell`attuale legislatura.
Si tratta degli assessori Luigi Fedele (Pdl), Alfonso Dattolo (Udc) e Pino Gentile (Pdl), del sottosegretario Alberto Sarra (Pdl) e dei consiglieri Agazio Loiero (Autonomia e diritti), Giulio Serra (Insieme per la Calabria), Giuseppe Bova (misto), Sandro Principe (Pd), Gianpaolo Chiappetta (Pdl), Nino De Gaetano (ex Prc-Fds), Vincenzio Antonio Ciconte (ex Progetto democratico), Emilio De Masi (Idv). Indagato, infine, anche il neo senatore Giovanni Bilardi (Scopelliti presidente), eletto lo scorso febbraio.
Altro che spending review. I politici calabresi, di centrodestra e di centrosinistra, si facevano rimborsare di tutto: dai “gratta e vinci” alla Tarsu, passando per i 70 centesimi del caffé. E ancora: le cartelle esattoriali di Equitalia, i viaggi negli Stati Uniti, in Russia e a Montecarlo e finanche le gite alle terme
Stando agli ambienti investigativi, la Finanza avrebbe ricostruito la documentazione sequestrata a dicembre a palazzo Campanella. A distanza di 5 mesi dal blitz alla Regione, quindi, l`indagine prende forma. Gli indagati dovranno, infatti, fornire spiegazioni al procuratore Federico Cafiero De Raho e al sostituto Matteo Centini circa le pezze giustificative inserite nei bilanci dei vari gruppi consiliari.
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