Dallo spreco di cibo allo spreco di talento. È orientato tutto sulle nuove frontiere della cucina il terzo Slow Food day in salsa calabra (qui i riferimenti). Nella terra in cui spesso si lamenta una fuga dei cervelli che investe tutti i campi, c`è una giovane generazione di cuochi che si sta facendo largo “tra le mura amiche”, magari dopo una intensa formazione all`estero. C`è che le materie prime calabresi – che il mondo inizia a scoprire – rappresentano un richiamo imprescindibile per troppi chef. E così, Slow Food Calabria ha raccolto 5 under 30 – solo uno di loro ha da poco passato la soglia… – per coniugare sapienza e talento, tecnica e orgoglio delle proprie radici. E, soprattutto, voglia di restare in Calabria.
La condotta di Sf e l`Associazione italiana sommelier catanzaresi ha organizzato per le 20,30 di venerdì 31 maggio al ristorante Le Palme di Catanzaro la serata “La meglio gioventù – Talenti calabresi in cucina”: ai fornelli si alterneranno Nino Rossi (Il gabbiano – Scilla) e il “figlio d`arte” Luca Abbruzzino (Abbruzzino – Catanzaro) per gli antipasti, cui seguiranno il primo di Orazio Lupia (La rosa nel bicchiere – Soveria Mannelli), il secondo di Bruno Tassone (San Domenico – Pizzo Calabro) e il dolce di Gennaro Di Pace (Porta del Vaglio – Saracena).
«Abbiamo avuto una incredibile richiesta di prenotazioni – dichiara Nicola Fiorita, presidente di Slow Food Calabria –, il che ci dimostra che la primavera dell`enogastronomia calabrese è in piena fioritura, non solo nel settore vinicolo». A proposito: in abbinamento ai piatti degli chef in quella che si presenta come una delle “cene dell`anno” (30 euro con prenotazione obbligatoria… ma ormai pare sia tardi) ci saranno 4 bottiglie d`antologia: la Malvasia-Sauvignon di Russo & Longo, il Cirò rosato 2012 di Tenuta del Conte, l`Himeros 2011 di Casa Ponziana e Neda 2009 de La Casa di Nilla. (0070)
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